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Carabiniere rinviato a giudizio per violenza sessuale

Ci sarà il processo per il carabiniere trascinato in procura dalla prostituta legata all'omicidio di Acqualoreto. Il via il prossimo 31 gennaio. 

ORVIETO - Ci sarà il processo per il carabiniere trascinato in procura dalla prostituta legata all'omicidio di Acqualoreto.  Così ha stabilito ieri pomeriggio il giudice per le indagini preliminari, Claudio Baglioni che, accogliendo le richieste del pubblico ministero, ha disposto il rinvio a giudizio a carico del militare per i reati di violenza sessuale e furto.  Il processo inizierà il prossimo 31 gennaio.  I fatti, raccontati dalla donna nell'ambito delle indagini sul delitto di Sauro Mencarelli, fanno riferimento all'incirca alla fine del 2004.  

Quando il carabiniere, all'epoca in servizio presso la stazione di Baschi, durante le ore di servizio, avrebbe approfittato di alcuni controlli per costringere la donna ad avere dei rapporti, sfilandole tra l'altro anche dei soldi dalla borsetta, in tutto una cinquantina di euro.  

Questo è quanto confessò la trentenne ai carabinieri della compagnia di Orvieto e all'allora procuratore capo Calogero Ferrotti, in coda all'omicidio Mencarelli.  La donna, testimone oculare del delitto, finì anche dietro le sbarre per favoreggiamento (novembre 2005) per non aver collaborato nella fase iniziale delle indagini.  

Un atteggiamento che avrebbe poi giustificato di fronte agli inquirenti proprio con la diffidenza che nutriva nei confronti delle divise, per gli episodi che portano oggi il militare alla sbarra.  Contro di lui l'Arma ha aperto parallelamente un procedimento interno.  Nel processo la donna - tramite i legali Maori e Gasparri - si è costituita parte civile, citando in giudizio anche il ministero della Difesa e dell'Interno, in qualità di garanti per il risarcimento che si appresta a chiedere.  Il carabiniere è difeso dallo studio legale Mariani.

Pubblicato il: 17/10/2007

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