Comune di Orvieto: oltre 180mila euro di stipendi 'extra' all'anno per consulenze e collaborazioni

di Sara Simonetti

ORVIETO - Conti in tasca al Comune: oltre 180mila euro di stipendi "extra" all'anno. Due consulenze e tredici collaborazioni coordinate e continuative, quindici, in tutto, le professionalità retribuite dall'amministrazione per un importo complessivo di 164mila e 74euro. Al quale si aggiungono altri 16mila e 200euro, sempre nell'arco di 12 mensilità, per la gestione della società partecipata della farmacia comunale, l'unico ente in cui i rappresentanti vengono rimunerati. Al presidente, Gilberto Settimi, il Comune ogni anno garantisce uno stipendio di 6mila euro, al vice presidente del Cda, Sauro Trinchitelli, 5mila e 400euro, e al consigliere Mauro Corba, 4mila e 800euro. I dati provengono direttamente dal Comune che, proprio ieri, ai sensi dell'articolo della legge 296 del 2006, ha reso pubbliche sia le tabelle relative all'importo degli stipendi per gli incarichi nelle società partecipate che per le collaborazioni esterne. Quello che quindi spende il Comune per le attività dei 18 collaboratori, tra consulenti e co.co.co, va ben oltre i 360milioni delle vecchie lire. Ad avere il portafoglio più voluminoso, con 2mila e 500 euro al mese, è Pier Giorgio Oliveti, delegato alla progettazione, promozione e coordinamento delle attività del palazzo del Gusto. All'altra estremità, invece, con le entrate più magre, nemmeno 300euro mensili, è Vittorio Gaddi per la regia e le attività di tecnica e manutenzione del palazzo dei Congressi. "L'elenco dei nostri collaboratori - ha commentato il sindaco Stefano Mocio - è quello minimo necessario per il funzionamento della macchina amministrativa e non abbiamo effettuato né aumenti né diminuzioni. Piuttosto sono stati gli stipendi dei politici ad essere tagliati". Per quanto riguarda, invece, la stabilizzazione dei precari, tra cui alcuni maestri della scuola di musica Luigi Mancinelli, il sindaco ha espresso la sua disponibilità a collaborare attivamente anche con i sindacati per garantire l'inserimento di tutti quelli che ne hanno diritto.