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La civiltà di una città si vede anche da come sono i giardini pubblici?

Pubblichiamo la lettera di "una mamma", così si firma la nostra corrispondente proprio per interpretare la generalità delle mamme che verificano ogni giorno lo stato di degrado dei giardini pubblici orvietani

Pubblichiamo la lettera di "una mamma", così si firma la nostra corrispondente proprio per interpretare la generalità delle mamme che verificano ogni giorno lo stato di degrado dei giardini pubblici.

"Lo stato di sporcizia e di abbandono dei giardini di Orvieto, a cominciare da uno dei più frequentati, quello di piazza XXIX Marzo (San Domenico), raggiunge livelli veramente vergognosi. Questi giardini, se così si possono chiamare, sono frequentati da molte decine di bambini, di diverse età, e rimangono l'ultimo punto d'incontro a disposizione per attività all'aperto nel centro storico, dopo che è stata chiusa la Confaloniera. Ma nonostante le molte segnalazioni, le lettere e le parole spese, nessuno si è degnato di occuparsi di questo posto.

Si chiede semplicemente di dotare i nostri figli di una piazza pulita dove giocare. E'troppo?

La civiltà di una città si vede anche da come sono i giardini pubblici? Forse sì. Perché questi sono il luogo deputato alla fase ricreativa e ludica dei fanciulli.

La stessa cosa vale anche per il piazzale della scuola elementare "G. Marconi", che avrebbe bisogno di essere sistemato, perché quando i bambini escono per l'ora d'aria, sono costretti a respirare in una nuvola di polvere malsana.

 

E non ci rispondete "potete andare a quelli di Piazza Cahen o di San Paolo" perché la risposta è che i primi sono nelle stesse condizioni di piazza XXIX Marzo (vogliamo parlare dei bagni pubblici, è meglio di no!), e che i secondi non possono costituire l'unica alternativa alla sacrosanta necessità di verde pubblico di una comunità.

Pertanto si chiede che venga garantita maggiore pulizia in generale sull'intera piazza, che vengano coperte le parti sterrate e polverose con un' adeguata quantità di breccia, infine che il parco sia dotato di un maggiore numero di panchine e giochi."

Firmato: una mamma.

 

Pubblicato il: 14/10/2007

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