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Opera del Duomo. Obiettivo prioritario restaurare l'organo della cattedrale

Incertezza e un po' di imbarazzo sul progetto del campanile di luce. I fabbiceri verso la scadenza del mandato. Risponde l'avvocato Francesco Venturi

foto di copertina

di Stefania Tomba

 

ORVIETO - Sembra destinato ad infrangersi contro il parere dell'Opera del Duomo il sogno dell'architetto Torquato Terracina, presidente della Fondazione Cassa di Risparmio, di realizzare, in collaborazione con Enel contemporanea, un "campanile di luce" per la Cattedrale. 

 

L'idea era stata lanciata dall'architetto stesso alcuni mesi fa nell'ambito di un progetto da 200mila euro che la Fondazione intendeva finanziare per illuminare artisticamente piazza del Duomo e la Cattedrale.

 

Sull'argomento il presidente dell'Opsm, Francesco Venturi, si limita a ribadire che la paternità dell'idea del campanile di luce è dell'architetto Terracina. Non dice di essere né favorevole né contrario, ma chiarisce che "l'ultima parola spetta comunque all'Opera" che, peraltro, "è disposta a finanziare di tasca propria" il progetto.  Il concetto, dunque, pur nella diplomazia richiesta dal caso, sembra abbastanza chiaro: i salti di gioia all'idea all'Opera del Duomo non sembra farli nessuno.  L'imbarazzo sulla faccenda è palpabile.

 

Intanto al consiglio, in scadenza nel suo complesso alla fine dell'anno, si prospetta all'orizzonte anche un'altra priorità. La questione era saltata fuori a Ferragosto durante il concerto per la festività dell'Assunta quando l'organo cinquecentesco del Duomo - uno dei più grandi d'Italia con 5mila 558 canne, tre tastiere e 72 registri - ha dato l'ennesima prova delle sue cattive condizioni. "Sarebbe bello poter restaurare l'organo della Cattedrale e organizzare una stagione ad Orvieto con i maggiori concertisti internazionali".  Lo ha detto in quell'occasione il vescovo Giovanni Scanavino, facendosi portatore di un'idea che, se realizzata, raggiungerebbe il duplice obiettivo di salvare uno strumento dal grande valore storico ed artistico e di creare anche inedite prospettive per la vita artistica, ma anche economica della città.

 

Per il restauro dell'organo serve, però, un milione di euro.  Ci sono già, in realtà, due preventivi commissionati dall'Opera: uno per il restauro completo e prevede un impegno di 1milione di euro, appunto, e uno per la manutenzione, per circa 500mila euro. "Ci sono pochissime ditte specializzate in questo settore, non solo, in Italia ma in tutta Europa", spiega il presidente Francesco Venturi che confessa di non aver ancora valutato fino in fondo le possibili soluzioni.  "Di certo si tratta di un impegno impossibile da affrontare senza sponsor o finanziatori come la Fondazione, ad esempio, che però già impegna per l'Opera capitali consistenti per il restauro".

 

C'è chi, come il locale mensile "La Città", propone di far pagare un euro a ciascuno dei visitatori della Cattedrale che, secondo le statistiche, sono appunto un milione all'anno. "E' una soluzione che non abbiamo ancora valutato nonostante altre fabbricerie già lo facciamo. Potrebbe essere presa in considerazione. Nel caso dovessimo essere confermati per un altro mandato, comunque, quello di vedere restaurato l'organo della cattedrale sarà un obiettivo da inserire tra le priorità".

 

 

Pubblicato il: 11/10/2007

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