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Progetto vigna grande. Finora di buono soltanto il nuovo nome

Paolo Borrello, responsabile dei Democratici per Letta, entra a gamba tesa sulla comunicazione del sindaco relativa allo stato dell'arte nella ex Piave

foto di copertina

Paolo Borrello, responsabile circolo di Orvieto dei Democratici per Enrico Letta, interviene a proposito dell'ultima "annunciazione" del sindaco Mocio, che ci ha comunicato, ancora una volta, il metodo di lavoro per arrivare alla cosiddetta rifunzionalizzazione della Piave e di come tutti siano pronti alla partenza, muscoli caldi e menti concentrate.

"In considerazione soprattutto del fatto che la Risorse per Orvieto S.p.A. aveva già predisposto un "business plan" approvato dal Consiglio Comunale, che una fase partecipativa era stata già realizzata, ed inoltre che il Consiglio Comunale più volte ha discusso della ristrutturazione con attribuzione di nuove funzioni del complesso ex Casermone, sarebbe stato possibile ed opportuno eliminare completamente le varie fasi preliminari proposte in una conferenza stampa del Sindaco e del Vice Sindaco sulla cosiddetta "rifunzionalizzazione" dell'ex Casermone.

In questo modo si sarebbe guadagnato un anno, pervenendo subito alla gara ad evidenza pubblica.

Il "guadagno" di un anno non sarebbe stato affatto poca cosa, tenendo conto dei ritardi che ci sono stati sulla vicenda ex Casermone per responsabilità di alcune componenti dell'Amministrazione comunale (ad esempio di coloro che volevano far gestire l'area ex Casermone dal fondo immobiliare Umbria, lo stesso che gestisce l'area dell'ex policlinico di Perugina Monteluce, espropriando di fatto i soggetti locali delle possibilità di scelta circa le nuove funzioni da attribuire al Casermone).

Pertanto si può rilevare che il consulente del Comune di Orvieto (o del Sindaco? O della RPO?) Gianni Stella non sta consigliando per ora, a mio giudizio, la strada migliore.

Non sarà che Gianni Stella in realtà sia stato scelto soprattutto per motivazioni di natura politica e cioè per intrattenere rapporti con una certa area del mondo cattolico cittadino?".

Fino ad ora, insomma, di azzeccato nella gestione del progetto di Vigna grande, nuovo nome dell'innominata caserma, c'è soltanto l'appellativo. Così sembra a Borrelo e a molti che non riescono a vedere le azioni seguire le dichiarazioni.

Pubblicato il: 11/10/2007

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