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Maltrattamenti agli anziani. Due anni alla titolare di Villa Fiordaliso

E' così che ieri pomeriggio il giudice Gianluca Forlani ha messo fine all'inquietante vicenda giudiziaria che da quattro anni vedeva al centro proprietaria dell'ospizio - ribattezzato "lager" - di Monteleone

di Stefania Tomba 

ORVIETO - Maltrattamenti e sequestro di persona aggravati ai danni di anziani indifesi, due anni per la titolare di villa Fiordaliso.  E' così che ieri pomeriggio il giudice Gianluca Forlani ha messo fine all'inquietante vicenda giudiziaria che da quattro anni vedeva al centro proprietaria dell'ospizio - ribattezzato "lager" - di Monteleone, chiuso su provvedimento del sindaco del paese nel settembre del 2003.  Sei mesi prima, per la donna - E.R. le iniziali - erano scattate le manette (i reati gli stessi per i quali è stata condannata) relativamente alle indagini scaturite da un esposto, presentato alla procura da un ex collaboratrice della struttura. Gli episodi contestati fanno riferimento ad un periodo tra il 2001 e il 2003. Dal processo, che si è incardinato per ben due volte per alcuni vizi procedurali, sono emersi episodi agghiaccianti. Tra questi il caso di un anziano, ex maresciallo dei carabinieri, malato di Alzheimer che la donna - stando ad alcuni testi - avrebbe ripetutamente preso a pugni e calci, imbottito di sonniferi e lasciato chiuso in camera a chiave, nei propri escrementi.  O il caso di un'anziana non autosufficiente costretta a provvedere da sola alla propria igiene personale.  La donna ha assistito ad ogni fase del processo ed era presente anche ieri al momento della condanna. Non potrà beneficiare della condizionale in quanto già condannata ad un mese, per aver tenuto aperta villa Fiordaliso dopo l'ordinanza di chiusura emessa dal Comune. Riccorrerà, tuttavia, in Appello, dopo la lettura della motivazione della sentenza, come annuncia per lei, il legale Simone Manna del foro di Perugia che preferisce non commentare l'esito del primo grado.  La difesa è rimasta sempre convinta che la vicenda abbia avuto un clamore eccessivo e che, sostanzialmente, il diavolo non è così nero come lo si dipinge.  Nel senso che si sarebbe trattato di qualche caso del tutto isolato, che non sarebbe peraltro emerso con chiarezza nel corso dell'istruttoria.

Pubblicato il: 10/10/2007

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