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Viabilità. I varchi di Efeso

Duemila anni fa nella città dell'Asia minore avevano installato i varchi per proteggere il centro dal traffico

foto di copertina

di Dante Freddi

Duemila anni fa ad Efeso, città straordinaria dell'Asia minore, c'erano già i varchi per impedire l'accesso ai carri. Una delle vie principali della città, su cui si affacciavano le botteghe che vendevano le statuette di Artemide e c'erano bagni e templi, frequentata da turisti ieri come oggi, era un'isola pedonale, fino alla biblioteca di Celso, centro del centro storico. L'accesso era impedito da due possenti statue che, per evitare discussioni e permessi straordinari e ordinari, impedivano il passaggio.
Loro, allora, avevano compreso che alcuni luoghi possono essere goduti soltanto a piedi, noi, oggi, ancora non siamo riusciti a eliminare il traffico da piazza Duomo.

Non so se i varchi elettronici siano la soluzione giusta o se sia meglio un vigile che controlla il rispetto delle regole di accesso alla zona  a traffico limitato e se le regole siano logiche e giuste, ma certamente il centro storico deve esser liberato dal traffico veicolare. E' un problema che ha più di vent'anni e non è procrastinabile.
Una lettura del progetto della cosiddetta quarta fase della mobilità alternativa lascia però qualche perplessità e quando si entra nelle categorie che avranno il permesso di circolare, allora si capisce che il sistema non è destinato a reggere e che soltanto qualche sfortunato andrà a piedi. Avranno infatti permessi i disabili, i medici, i residenti o domiciliati, i clienti degli alberghi, i corrieri, gli artigiani, le automobili di servizio degli enti pubblici, i giornalisti, le automobili di servizio di aziende che gestiscono le utenze. Né sembra possibile che a meno di due anni dalle elezioni il sindaco, che ha deciso di ricandidarsi, possa creare lo scontento di quanti, al di là dei varchi e delle regole, vogliono comunque entrare nel centro storico. Un permesso non si negherà a nessuno. E avremo speso seicentomila euro di macchinette destinate a smascherare soltanto qualche turista e qualche arrogante automobilista pensionato o casalinga, in pratica le uniche categorie senza permessi.

Pubblicato il: 07/10/2007

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