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Ennesimo polverone sui rifiuti

Sulla delibera regionale che sblocca il principio restrittivo di "prossimità", Mocio frena le preoccupazioni di PRC e AN 

foto di copertina

di Stefania Tomba

ORVIETO - Ennesimo polverone sui rifiuti: "è stata solo ribadita la corretta ed autentica interpretazione del piano regionale dei rifiuti in linea, per altro, con tutte le interpretazioni fin qui fatte dalla corte costituzionale e dalla corte europea".

Così il sindaco Stefano Mocio frena le polemiche che si stanno alzando, più o meno in maniera strumentale, ad Orvieto, sulla delibera regionale che sblocca il principio restrittivo di "prossimità" (che ammetteva soltanto i rifiuti regionali), aprendo di fatto le porte ai rifiuti speciali e pericolosi provenienti da fuori Regione. Ma, se questo, per la discarica orvietana, potrà rappresentare una boccata d'ossigeno, perché dopo anni si verranno a creare i presupposti per far lavorare l'impianto a regime, nulla cambia rispetto alla quantità e alla qualità dei rifiuti che verranno accettati.  "Ad Orvieto non arriveranno rifiuti speciali pericolosi - puntualizzza il sindaco - La discarica non è autorizzata allo smaltimento dei pericolosi. Continueranno ad arrivare, come sono sempre arrivati, semplicemente rifiuti speciali. Né ci sono in previsione modifiche per i quantitativi".

Sull'interpretazione del principio di prossimità, per altro, il sindaco circa un mese fa aveva fatto ricorso al capo dello Stato (che non si è ancora pronunciato) per eliminare ogni ombra di dubbio dalla direttiva.

Sull'argomento ha alzato gli scudi sulla Rupe, intanto, l'esponente di An, Stefano Olimpieri, che già vede Orvieto trasformata nella "pattumiera nazionale".

E ieri si è messo sulla difensiva, in linea con l'assessore regionale in quota, anche il Prc chiedendo la modifica della delibera.  "Riteniamo pericolosa, quindi da modificare - dice Rosanna Barbanera, segretaria del circolo - la decisione della giunta regionale che stravolgendo il principio di prossimità, consente l'ingresso in Umbria di rifiuti speciali e pericolosi provenienti dal territorio nazionale ed europeo". Barbanera chiede anche di "sviluppare un confronto con l'intera comunità, adottando come coalizione al Comune di Orvieto e alla Provincia di Terni, atti di indirizzo che delimitino tipologie e quantità di rifiuti".

Pubblicato il: 07/10/2007

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