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Alcune idee per Orvieto dei democratici per Letta. CRO, Piave, ex ospedale, bilancio

di Paolo Borrello

Circolo dei Democratici per Enrico Letta di Orvieto

 

 

In un recente articolo, del 6 ottobre scorso, di Federico Zacaglioni su "Il Corriere dell'Umbria" si riferisce dei possibili effetti sulla proprietà della Cassa di Risparmio di Orvieto derivanti dal più che probabile acquisto della Cassa di Risparmio di Firenze da parte del gruppo Banca Intesa-S.Paolo. Come è noto la Cassa di Risparmio di Firenze controlla la Cassa di Orvieto e in considerazione del fatto che, in base alla normativa "antitrust" vigente, un certo numero di "sportelli" bancari appartenenti al nuovo gruppo, che ingloberà anche la Cassa di Risparmio di Firenze,  dovrebbero essere venduti ad altre banche, la Cassa di Risparmio di Orvieto, secondo il giornalista, potrebbe essere venduta, in tutto o in parte. E i possibili acquirenti sarebbero due grandi banche: una del nord Italia e un'altra con sede a Roma e vicina alla finanza "bianca" che invece punterebbe a radicarsi nel centro nord acquisendo il controllo dell'intero istituto di credito orvietano Tra i progetti di questa seconda candidata ci sarebbe la realizzazione di una sede regionale a Terni, che avrebbe il controllo anche degli sportelli acquisiti a Rieti e Viterbo. Nell'articolo ad avvalorare la tesi sostenuta sono riportate le dichiarazioni del Presidente della Cassa di Risparmio di Terni, Terenzio Malvetani, il quale ha affermato che a suo avviso non ci sono le condizioni per altre cessioni, da parte della Cassa di Terni, dopo la vendita delle sedi di Montecastrilli, Giove e Piediluco, mentre il "gruppo" potrebbe mettere sul mercato, in tutto o in parte, la Cassa di Risparmio di Orvieto. Io credo che di questa possibile vendita della Cassa di Risparmio di Orvieto ci si debba occupare e che sia legittimo che io mi occupi di questo anche perché sarebbe auspicabile, più in generale, che i candidati orvietani alle primarie del partito democratico prendano in esame le problematiche locali, affinché coloro che si potranno recare a votare conoscano le valutazioni dei candidati anche sulle questioni più importanti che interessano il territorio orvietano. E indubbiamente la proprietà del maggiore istituto di credito cittadino non può che essere un tema di rilevante interesse perché l'eventuale cambio di proprietà potrebbe determinare un cambiamento nella politica fin qui seguita,  almeno negli ultimi anni, dalla Cassa di Orvieto che sotto il controllo della Cassa di Risparmio di Firenze è stata senza dubbio interessata da un processo di sviluppo di notevole importanza. Se mutasse la proprietà potrebbe non verificarsi più la stessa situazione.  E' comunque bene occuparsi ad Orvieto di tale vicenda perché può riguardare tutti gli orvietani. E se la notizia non è vera essa potrebbe essere smentita. Quello che è certo è che a me, in quanto candidato e responsabile del circolo di Orvieto dei Democratici per Enrico Letta, la notizia interessa, come interessano le più importanti problematiche che attualmente contraddistinguono Orvieto, come dimostra il documento che segue.

 

Alcune idee per Orvieto

 

Come candidato nelle liste che sostengono Enrico Letta per le primarie del partito democratico è opportuno che siano rese pubbliche alcune idee, non progetti, che ritengo possano essere di aiuto per risolvere i principali problemi della nostra città, anche perché i sostenitori orvietani di Enrico Letta intendono proseguire la loro attività anche dopo le elezioni primarie per contribuire a perseguire l'interesse generale della comunità locale.

 

Ex caserma Piave

 

Necessità di accelerare il più possibile le procedure per arrivare alla ristrutturazione dell' area interessata.

Le attuali procedure che l'Amministrazione comunale sembra utilizzare non appaiono le più celeri possibili. E la celerità è un obiettivo prioritario in considerazione del lungo periodo passato, fino ad ora, dal momento in cui si è iniziato ad affrontare il problema con la costituzione della Risorse per Orvieto S.p.A. Del resto tutte le attività svolte da tale società non possono essere considerate come "carta straccia" e possono essere utilizzate, almeno in gran parte, in considerazione del fatto che la RPO ha già elaborato un "business plain" approvato peraltro dal Consiglio Comunale.

Anche alla luce dell'attività realizzata da RPO in passato, sarebbe stato utile invece che prevedere le fasi del "pre-marketing"  e della "manifestazione d'interesse" procedere subito alla "gara ad evidenza pubblica" (appalto concorso? o tornare al progetto di indire un concorso internazionale di idee per la progettazione legato alla realizzazione della ristrutturazione strada seguita per la ristrutturazione dell'area di Monteluce dell'ex policlinico di Perugia?).

 

Area ex ospedale di Orvieto in piazza Duomo

 

Non molti sanno che l'area in questione di proprietà della Regione è passata in gestione al fondo immobiliare ad apporto pubblico "Umbria" che sta gestendo la ristrutturazione dell'area dell'ex policlinico di Perugia. Quel fondo per l'area Monteluce ha promosso un concorso internazionale di idee, già espletato con la "vittoria" di un progetto elaborato da uno studio tedesco. Perché non seguire la stessa strada per l'area dell'ex ospedale di Orvieto, meno estesa ma di maggiore pregio in considerazione della vicinanza con piazza Duomo? Ciò garantirebbe maggiore trasparenza alle scelte che si intendono effettuare per la destinazione d'uso dell'area in questione.

In entrambi i casi (area ex caserma Piave e area ex ospedale) vanno esplicitate quanto prima le decisioni di natura urbanistica che intende prendere l'Amministrazione comunale. Nel caso di Monteluce prima di procedere al concorso internazionale di idee il Comune di Perugia ha esplicitato le proprie scelte, di carattere generale, sulle possibili destinazioni d'uso.

 

 

Le elezioni comunali del 2009

 

Già si è cominciato a discutere delle candidature a Sindaco, in modo, a mio giudizio, intempestivo.

Ciò che ritengo essenziale è che si proceda all'utilizzo di elezioni primarie per individuare il candidato dell'intero centro sinistra orvietano che, se le varie componenti di tale area politica sapranno attuare una politica intelligente e che mira a perseguire esclusivamente l'interesse generale della comunità locale, potrà e dovrà essere una candidatura unica di una persona competente e capace, al di sopra delle parti, non necessariamente un politico e non necessariamente un orvietano "doc".

 

Le difficoltà del bilancio comunale

 

Le difficoltà del bilancio comunale sono note e principalmente derivano dall'elevato livello raggiunto dall'indebitamento, frutto di scelte passate più o meno recenti (l'indebitamento pro capite è molto più elevato per il Comune di Orvieto che per gli altri Comuni umbri con maggiore popolazione). L'elevato indebitamento condiziona il bilancio comunale determinando un elevato livello della spesa corrente in seguito al notevole valore raggiunto dalle rate di ammortamento dei finanziamenti accesi in passato.

Perché non tentare di effettuare un'ulteriore ristrutturazione del debito rivolta a ridurre il valore delle rate di ammortamento, utilizzando sia strumenti tradizionali che i cosiddetti strumenti di finanza innovativa, contattando diversi istituti di credito di livello nazionale che sono in grado di portare avanti operazioni della natura citata?

Uno dei presupposti affinché questo obiettivo sia raggiunto è che venga nominato quanto prima il nuovo dirigente del settore economico-finanziario e che sia nominato una persona veramente competente e con esperienza pluriennale alle spalle all'interno di analoghi settori di enti locali, in considerazione soprattutto del fatto che i problemi del bilancio comunale sono appunto complessi e non sono di ordinaria amministrazione.

Pubblicato il: 06/10/2007

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