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A scuola di Pace

Il circolo didattico "Sette martiri" di Ciconia  promuove la "Settimana per la pace" dal 1 al 7 ottobre 2007. Il programma

Il circolo didattico "Sette martiri" di Ciconia  aderisce, quale scuola del circuito nazionale "Scuole di pace", al programma nazionale "La mia scuola per la pace" che, in attuazione del protocollo d'intesa fra il ministero della Pubblica istruzione e il coordinamento nazionale degli enti locali per la pace e i diritti umani, promuove la "Settimana per la pace" dal 1 al 7 ottobre 2007.

Dallo scorso anno scolastico il circolo "Serre martiri" ha avviato un progetto titolato "A scuola per la pace" che intende costruire un percorso di educazione alla pace che esca dai rigidi schematismi della programmazione curricolare e della semplice trasmissione di informazioni per entrare nell'ottica della formazione di una personalità critica e creativa che sappia mettere in discussione e non accetti passivamente i dati dell'esperienza.

Queste le peculiarità dell'azione educativa come comunicati dal circolo.

 

"Il percorso si incentra su quattro aspetti:

L'opportunità e i significati di una cultura della pace emergono di continuo, attraverso concetti diretti ed indiretti: "reciprocità", "impegno costruttivo", "sentimento di unità del genere umano", "spirito di pace" che ci rimandano all'esigenza dello sviluppo di  un  atteggiamento, che è propedeutico alla nascita e alla pratica di tali sentimenti e di ogni comportamento ispirato alla pace: la tolleranza, da intendersi non come passiva sopportazione, ma come accettazione attiva dell'altro. Gli psicologi contemporanei, a cominciare da Allport, definiscono la "tolleranza" sia come inibizione e superamento di impulsi di prevenzione e di ostilità, sia come benevolenza e disponibilità verso gli altri.

L'educazione alla pace non può essere intesa in termini moralistici o intendendo la pace come passività di fronte all'ingiustizia, ma come educazione al conflitto gestito in modo costruttivo e creativo per una crescita collettiva culturale e sociale.

Il conflitto diviene, quindi, il metodo con il quale si pone in discussione tutto ciò che conduce al conformismo, alla complicità, all'obbedienza, alla passività aprendo un confronto critico e consapevole e proponendo alternative creative ed umanizzanti.

La Montessori sosteneva che  l'educazione potesse essere "l'arma della pace". Così intesa l'educazione diviene l'offerta di strumenti che consentano di resistere, cioè poter opporre resistenza, in modo cosciente e consapevole, alla violenza sviluppando un senso di consapevole autonomia ed indipendenza intesa come sviluppo del senso critico e spirito di collaborazione e di costruzione che si avvale del dialogo per superare l'isolamento dei singoli e creare un senso di responsabilità collettiva.

Un percorso educativo alla pace che sia realmente efficace non può che tramutarsi in una presa di coscienza che le risorse e il benessere debbano essere equamente distribuite. Da questo deve scaturire un'azione concreta di condivisione che superi il semplice donare, ma si fondi sulla reale convinzione del diritto di ogni uomo alla vita e di ogni popolo alla crescita e allo sviluppo morale, sociale ed economico.

Tali modi di agire vengono acquisiti, come sostengono gli psicologi contemporanei, nell'ambito familiare e in quello scolastico, in stretta connessione con sistemi educativi non punitivi, ma improntati all'accettazione e alla valorizzazione del soggetto, nonché alla promozione di sentimenti di fiducia e di apprezzamento nei confronti degli altri esseri umani, degli animali, della natura.

L'educazione alla pace si delinea così come un percorso di educazione interculturale, di educazione alla convivenza civile ed alla solidarietà".

 

"La nostra scuola- conclude la nota del "Sette martiri"- in accordo con la principale agenzia educativa, la famiglia, e con le altre agenzie educative presenti nel territorio vuole divenire il territorio esperienziale in cui i bambini, riscoprendo le radici profonde di una comune autentica umanità,  possano costruire le prime forme di una mentalità e di una cultura della pace".

 

Le manifestazioni organizzate prevedono momenti di incontro, di festa e di riflessione organizzati da bambini ed insegnanti secondo il seguente programma:

Pubblicato il: 03/10/2007

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