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Decentramento catastale, la Comunita montana disponibile ad assumere la gestione

L'ente montano ha così costituito il cosiddetto "Polo Catastale". E' lo strumento attraverso il quale potrà attuare l'esercizio in forma associata delle funzioni catastali

Si è tenuto a San Venanzo il 27 settembre il consiglio della Comunità montana "Monte Peglia e Selva di Meana" che ha affrontato, tra l'altro, il problema del decentramento delle funzioni catastali.

Queste funzioni, finora gestite per conto dello Stato dall'Agenzia del Territorio, con la legge finanziaria del 2007 sono state trasferite ai comuni, che potranno esercitarle direttamente (qualora raggiungano predeterminate dimensioni) o in forma associata, o potranno invece continuare a farle gestire in convenzione dall'Agenzia del Territorio.

L'esercizio diretto da parte dei comuni delle funzioni catastali è considerata dall'ANCI, l'associazione dei comuni italiani, un passo fondamentale per una gestione autonoma del territorio, che viene così decisa dai cittadini di cui il comune ne rappresenta la diretta espressione.

I comuni dei comprensori Orvietano e Tuderte da soli non raggiungono le dimensioni richieste per la gestione diretta, e così  la Comunità montana si è attivata per evitare che venga persa questa importante opportunità.

L'ente montano ha così costituito con delibera consiliare il cosiddetto "Polo Catastale", cioè lo strumento attraverso il quale si potrà attuare l'esercizio in forma associata delle funzioni catastali, a cui potranno aderire tutti i comuni membri.

L'operazione non avrà costi aggiuntivi per la pubblica amministrazione, in quanto le risorse necessarie, sia tecnologiche che umane,  dovranno essere trasferite dall'Agenzia del Territorio,   e permetterà ai comuni anche un riallineamento della classificazione degli immobili ai fini di perseguire l'obiettivo di una maggiore equità fiscale.

Soddisfazione è stata espressa dal presidente Giorgio Posti, dalla Giunta, ma anche da tutto il Consiglio dell'Ente per aver intrapreso con tutti i comuni questo percorso anche se dovranno essere successivi i passaggi in grado di elevare dal primo iniziale livello al terzo di questa importantissima nuova funzione che i comuni italiani si sono guadagnati nel processo di decentramento.

 

 

Pubblicato il: 02/10/2007

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