Archivio Orvietosi Archivio anni 2002-2012: NOTIZIE
NOTIZIE CORSIVI

Altra città. 'L'Amministraziuone comunale è in stato confusionale'

Il Consiglio comunale del 28 scorso dal punto di vista del gruppo di Conticelli Corton. Bilancio, Te.Ma., acquisto pediatria...

foto di copertina

A cura del Gruppo Consiliare di ALTRA CITTA' 
 
Riportiamo di seguito una breve sintesi dei lavori consiliari del 28 settembre 2007 che si sono concentrati su alienazione ed acquisizione di beni patrimoniali, manovra di riequilibrio di bilancio, convenzione Te.Ma. (Associazione Teatro Mancinelli) e variante PEEP di Corbara.

Question time sul "Piccolomini"

Abbiamo sollevato interrogativi sulla situazione gestionale del "Piccolomini" (debiti per circa 1 milione di €; costo per ricoverato pari a circa 7-8.000 €/mese), che presenta forti analogie con la situazione del bilancio comunale, ove si preferisce mantenere i servizi esistenti a costo di alienare il patrimonio pubblico. Esasperando tali scelte, si rischia di spostare la finalità dell'intervento dalla risoluzione di un dato problema, alla assistenza di ditte che erogano determinati servizi: così non si andrà lontano (ma si continueranno a prendere voti, eh eh!).

 

Questione alienazione beni patrimoniali (area industriale ed ex scuola di Corbara)

Le alienazioni hanno riguardato un terreno di circa 3.800 mq nella zona industriale di Bardano (valutazione € 150.000,00) e la ex scuola di Corbara (valutazione € 250.000,00). La maggioranza ha tentato di portare il dibattito sulla scarsa utilità dei beni suddetti e quindi sulla opportunità di alienarli, mentre noi ci siamo soffermati sulla finalità delle alienazioni, che era legata alla urgente necessità di pareggiare il bilancio del 2007.

Abbiamo inoltre evidenziato l'incapacità di valorizzare adeguatamente i beni comunali, nel senso che, per l'area industriale, sarebbe stato opportuno procedere con opere di urbanizzazione a carico del Comune e successiva vendita di lotti, mentre per l'area di Corbara, vista anche la variante in corso del PRG.s, sarebbe stato più conveniente effettuare preventivamente la sua variazione urbanistica da zona "S" (servizi scolastici) a zona B (completamento): in entrambi i casi il Comune avrebbe potuto immettere sul mercato beni a prezzi ben più remunerativi.

Abbiamo infine sollevato alcuni interrogativi riguardanti, nel caso dell'area industriale, la sua esatta trasformabilità urbanistica (sembrerebbe infatti trattarsi di uno slargo stradale), mentre nel caso di Corbara si è proceduto senza citare la presenza di alcuni inquilini ospitati nella ex scuola (dove sistemeranno "Polifemo"?).

In quest'ultimo caso infine la frazione sarà privata di uno spazio polivalente ad uso collettivo (parte della ex scuola è utilizzata per ambulatorio medico e per il seggio elettorale), che però l'Amministrazione vorrebbe assicurare nell'ambito del nuovo PEEP della frazione (della serie: campa cavallo che l'erba cresce!).

 

Questione acquisizione beni patrimoniali (ex pediatria)

Il comune ha deciso di acquistare mediante mutuo (da attivare nei prossimi anni) l'edificio ex pediatria annesso all'ex ospedale di Piazza Duomo (valutazione € 981.700,00), come previsto nell'accordo Regione, ASL, Comune sottoscritto nello scorso mese di luglio, in base al quale la ASL pagherà al Comune 2.200.000,00 per l'acquisto della mensa della ex Caserma Piave, la Regione si è presa definitivamente l'ex ospedale di Piazza Duomo (ed il lascito De Solis ad esso collegato?) ed il Comune ha acquisito il diritto di prelazione appunto per l'acquisto della ex pediatria.

Quest'ultima sarà destinata a servizi per anziani: nulla da eccepire al riguardo, ma tanto da eccepire sulla inadeguatezza dell'accordo per le aspettative della Città di Orvieto.

Con l'occasione si è fatto cenno al tema degli anziani, anche con riferimento all'interessante documento diffuso nei giorni precedenti il consiglio comunale a cura di CITTADINANZATTIVA e del TRIBUNALE PER I DIRITTI DEL MALATO, ove si rimarca la necessità di creare proprio nell'ex ospedale il cosiddetto Palazzo della Salute, altrimenti previsto nella mensa della ex Piave.

Non si comprende in effetti perché la ASL dovrebbe preferire quest'ultima all'ex nosocomio di Piazza Duomo; in realtà la manovra è stata costruita per consentire al Comune di pareggiare il bilancio 2006 (il pareggio comportò l'alienazione di immobili comunali per circa 8 milioni di €, tra cui anche la mensa suddetta), allorché si è reso necessario regolarizzare l'occupazione dell'ex ospedale - oggi sede del Centro Studi - riconoscendo oltre 1.000.000,00 di € alla ASL.

Il Comune avrebbe cioè venduto la ex mensa per pagare l'affitto dell'ex ospedale: complimenti per l'investimento!

In realtà l'Amministrazione comunale è in stato confusionale, come anche dimostrato dagli interventi sulla ex infermeria della Piave, definita "Palazzo delle Istituzioni" (pensando di alloggiarvi Provincia, Comunità Montana ed uffici comunali), mentre a seguito della imprevista alienazione della scuola di Via Pecorelli (sede della Scuola di Musica, della Banda e di alcune associazioni), sarà destinata ad ospitare uffici comunali dei servizi sociali ed attività musicali: incredibile, ma vero!

 

Questione salvaguardia equilibri di bilancio

Le norme contabili degli enti pubblici prevedono che entro il mese di settembre sia effettuata una ricognizione sulle previsioni dei bilanci in corso e, se necessario, di introdurre correttivi necessari a garantire il mantenimento del pareggio finanziario.

Le previsioni del 2007, nonostante le rassicurazioni dell'Amministrazione comunale e gli enormi sforzi per sanare il buco del 2006 (sono stati alienati beni per circa 8 milioni di €)! non si sono mostrate veritiere.

È stata pertanto varata una manovra di riequilibrio per 1.080.000,00 € reperiti mediante l'alienazione del patrimonio suddetto (area industriale ed ex scuola di Corbara) e mediante la cessione in proprietà dei diritti di superficie delle zone PEEP realizzate nei decenni scorsi nelle frazioni di Ciconia, Colonnetta di Prodo, Corbara, Sugano, Canale e Morrano.

Siamo veramente agli sgoccioli, come anche deducibile dalla relazione dei revisori contabili, che raccomandano al Comune di finanziare la spesa corrente con entrate correnti e non con alienazioni di beni e/o diritti patrimoniali.

Siamo cioè in una fase in cui per pagare utenze, personale, manifestazioni (tipiche spese correnti), vendiamo immobili ed altro patrimonio.

La macchina comunale continua ad essere sparametrata, né può essere accettabile la giustificazione addotta dall'Amministrazione per cui i nuovi debiti sarebbero indispensabili per mantenere i livelli dei servizi raggiunti dalla città.

Non c'è in realtà capacità di effettuare una efficace razionalizzazione e selezione della spesa, come evidenziato addirittura dai banchi della maggioranza (vedi intervento di Barbabella), come pure non c'è capacità di migliorare la politica delle entrate, come sottolineato in primis da Giardini.

Nel condividere tali critiche, abbiamo messo in luce un ulteriore aspetto che denota la fragilità della manovra di riequilibrio: alcune poste di bilancio sono state infatti variate con discutibili artifizi contabili che in ogni caso trasferiranno al 2008 alcuni oneri di bilancio.

Si tratta del costo per l'affitto dell'ex ospedale di Piazza Duomo, fissato in € 305.000/mese (indennità di occupazione riconosciuta alla ASL), che è stato ridotto ad € 210.000 limitandolo al periodo gennaio-settembre 2007, mentre per la parte residua dell'anno si tratterà con la Regione, nel frattempo subentrata alla ASL nella titolarità del patrimonio.

Ancor più grave ci sembra la riduzione degli oneri per lo smaltimento dei rifiuti che da € 660.000 (previsione iniziale correlata alle nuove tariffe in corso di definizione da parte dell'ATO rifiuti al momento della formazione del bilancio di previsione), scende ad € 183.000 (importo invece riferito ai costi derivanti dalla tariffa vigente sino alla fine del 2006), rinviando al 2008 il pagamento dei maggiori costi maturati nel corso del 2007.

La manovra di riequilibrio quindi, considerando gli artifici contabili sopra detti, si attesta in realtà su oltre 1,6 milioni di €!

ALTRA CITTA' ha denunciato tale irregolarità, chiedendo invano con Cortoni un supplemento di istruttoria (vedi documento allegato), poi presentando una richiesta di sospensiva del Consiglio Comunale, che è stata rigettata anch'essa dalla maggioranza.

Questione nuova convenzione Te.Ma.

Il Comune ha definito una nuova convenzione con la Te.Ma., che sostituirà completamente quella del 1993.

In particolare riconoscerà all'associazione un maggior contributo economico, pari ad € 305.580,00/anno per 9 anni a decorrere dal 2008.

Nel nostro intervento abbiamo innanzitutto rivolto apprezzamenti per l'opera di risanamento avviata dall'ex assessore Urbani e per la relazione accurata svolta dal neoassessore Peltonen, mentre abbiamo stigmatizzato la mancata conoscenza delle motivazioni che hanno prodotto in passato una voragine nei bilanci della Te.Ma., con dirette responsabilità della stessa Amministrazione comunale.

In tal senso abbiamo presentato una risoluzione, approvata dal Consiglio comunale, che demanda alla Commissione di Controllo e Garanzia, presieduta dal Consigliere Cortoni, le verifiche sulle cause che hanno provocato le difficoltà della Te.Ma.

Abbiamo inoltre presentato una serie di emendamenti che sono stati esaminati, rielaborati e fatti propri dall'assemblea, circa la necessità di rendere più stringenti alcuni adempimenti di bilancio verso il Consiglio comunale e circa la opportunità di agevolare l'uso del teatro per iniziative di scuole ed associazioni; abbiamo poi suggerito alcune modifiche sulla riserva di posti per autorità varie, per evitare cattivi esempi e costumi non opportuni.

La Te.Ma., ha dimostrato capacità gestionali - vicenda del debito a parte - che necessitano di una riflessione e di scelte adeguate: o si potenziano le sue attività, per ammortizzarne i costi, oppure si riconduca la gestione del teatro all'interno del Comune, per ridurre le spese di funzionamento del teatro (tali sono stati anche le indicazioni contenute nel nostro programma elettorale).

Il Comune in realtà ha rivisitato la convenzione per consentire alla Te.Ma. di attivare un mutuo di 900.000 con gli istituti bancari e fronteggiare un'azione di estinzione dei debiti nei confronti di numerosi creditori. In tal senso la manovra avrebbe dovuto essere affrontata sin  dall'insediamento della nuova Amministrazione comunale, essendo noti i guasti presenti, che ha tentennato sin  troppo nella formulazione della diagnosi e, soprattutto, nella adozione delle terapie necessarie.

Altracittà infine ha fatto notare i ritardi nella attuazione di scelte infrastrutturali significative, come nel caso della mancata realizzazione dell'Arena Barzini all'interno della Fortezza Albornoz, che avrebbe potuto costituire un'utile opportunità di ampliamento delle attività della Te.Ma.

 

Questione variante al PEEP di Corbara

Il Consiglio Comunale ha infine approvato una variante al PEEP di Corbara (4 abitazioni su 12 inizialmente previste e finanziamenti residui destinati al Borgo) che è servita politicamente a bilanciare la proposta di alienazione della scuola di Corbara (vedi questione alienazioni patrimoniali). L'occasione è servita per rammentare che da oltre un quinquennio i Comuni rivieraschi dell'invaso di Corbara ricevono annualmente un contributo da ENDESA di circa 300.000 €/anno, che al momento sono stati utilizzati completamente sul versante di Baschi (vedi interventi turistici in loc. Salviano), denotando l'ennesimo immobilismo della nostra amministrazione comunale.

Imbastoni inoltre ha sollevato interrogativi circa la riduzione del numero di abitazioni a fronte di una richiesta più consistente.

Tali argomenti andranno comunque approfonditi all'interno del Consiglio di Zona che ricomprende la stessa frazione orvietana.

*    *     *

allegati            (nota di Fabrizio Cortoni )

 

Gruppo Consiliare "Altra Città"
Fabrizio Cortoni

Comune di Orvieto

                                                                                              Al Presidente del

Consiglio Comunale

 

Al Presidente della

                                                                                              III Commissione Consiliare

 

                                                                                              e p.c.

                                                                                              ai Revisori Contabili

 

                                                                                              del Comune di Orvieto

 

La prego voler acquisire con la massima urgenza un parere di legittimità da parte del Collegio dei Revisori in merito a quanto Le espongo nel prosieguo.

 

* * *

In occasione della seduta del 24 u.s. della III Commissione Consiliare Permanente sulla variazione di bilancio prevista al punto 9 dell'O.d.g. del Consiglio Comunale convocato per il 28 p.v., il Sindaco, a precise domande dei Consiglieri Membri, ci informava di quanto segue:

 

L'impegno di spesa (codice 1.05.02.04) relativo all'impiego dell'immobile dell'ex-Ospedale è assunto per un importo che prevede la copertura dei canoni solo fino al 30 settembre.

 

Ritengo:

·        che debba in ogni caso essere previsto un impegno di spesa a copertura dell'intero anno 2007.

 

La variazione in diminuzione per € 497.000,00 del capitolo di spesa relativo alle prestazioni di servizi per lo smaltimento di rifiuti (codice 1.09.05.03) sarebbe giustificato dal differimento all'anno 2008 del pagamento delle spettanze dovute a S.A.O. S.p.A. (fornitore del servizio) per i servizi prestati nell'anno 2007.

 

Ritengo:

·        che tale interpretazione contabile sia immotivata, arbitraria ed assolutamente ingiustificabile dal momento che i capitoli di spesa per prestazioni di servizi vanno iscritti nell'esercizio di competenza e riportati eventualmente come residui nel bilancio dell'esercizio successivo;

·        che l'iscrizione nel bilancio 2008 di poste relative a prestazioni di servizi relativi all'esercizio precedente, quando non sussistano motivate condizioni di imprevedibilità (come in questo caso), possa configurarsi successivamente come "debito fuori bilancio";

·        che in ogni caso, la manovra economica risulta essere priva di buon senso e di cortissimo respiro, visto che nell'esercizio 2008 il Comune di Orvieto dovrà prevedere impegni di spesa relativi a due annualità.

 

Distinti saluti

Pubblicato il: 02/10/2007

Torna alle notizie...