Stritolato dagli ingranaggi della mietitrebbia

di Stefania Tomba

CASTEL GIORGIO - Stritolato dagli ingranaggi della mietitrebbia.  Sarebbe questa l'orribile dinamica dell'infortunio in cui ieri mattina è morto Sergio Santi, piccolo imprenditore agricolo di Castel Giorgio, sessantenne, sposato, con due figlie.  

La tragedia, pochi minuti prima delle 13.  L'uomo, a capo di un'azienda agricola di famiglia tra Castel Giorgio e Castel Viscardo, insieme al cugino cinquantacinquenne, stava lavorando nei terreni di proprietà, accanto all'abitazione.  Pare che i due avessero dedicato la mattinata a sistemare i mezzi agricoli, in vista della fine della stagione estiva.  Mentre stavano portando avanti alcuni lavori di manutenzione della mietitrebbia, appunto, sembra che l'uomo, per cause che restano al momento in corso d'accertamento, sia rimasto incastrato negli ingranaggi in movimento del mezzo che lo avrebbero risucchiato, infliggendogli colpi mortali.  

Il corpo dell'uomo, dilaniato dalle lame, sotto gli occhi del cugino che ha assistito impotente allo strazio, non ha avuto scampo alcuno.  Impossibile, per lui, qualsiasi forma di soccorso.  Sotto shock i familiari che vivono sul posto, precipitati in una disperazione senza fine per una tragedia improvvisa, quanto orribile ed assurda. 

Sul posto si sono recati immediatamente i carabinieri della stazione di Castel Giorgio cui sono toccati i rilievi di rito che saranno utili alla ricostruzione esatta della dinamica della tragedia.  Il mezzo, su disposizione del magistrato inquirente di turno, è finito sotto sequestro.  

La notizia della tragedia, nel cuore della giornata di ieri, ha fatto presto il giro dei paesi sull'Altopiano dell'Alfina, dove la famiglia del sessantenne è stimata e conosciuta.