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Un tribunale più vicino alla gente, più snello ed efficiente

Intervista al nuovo presidente del tribunale di Ovrieto Edoardo Cofano, consigliere della Corte d'Appello di Roma

foto di copertina

di Stefania Tomba

ORVIETO - Un tribunale più vicino alla gente e, soprattutto, più snello ed efficiente. E' con quest'idea che, da giugno scorso, al palazzo di giustizia di piazza Corsica, si è insediato il nuovo presidente: Edoardo Cofano, consigliere della Corte d'Appello di Roma, magistrato delegato dal presidente della Corte alla Sorveglianza degli ufficiali giudiziari. A colloquio, il presidente, in un piacevole mix di cordiale formalità, spiega i suoi progetti per il tribunale orvietano e i cambiamenti già in corso nella locale macchina della giustizia.

Presidente, per prima cosa, qual è la sua impressione di Orvieto e del tribunale a tre mesi dall'insediamento?

"Mi sono trovato molto bene da subito. E' troppo presto per sbilanciarmi in un giudizio complessivo sulla città, specie dal punto di vista della legalità. Tuttavia, per quel che riguarda il tribunale, ho stabilito un buon rapporto con tutti".

Ha trovato una "macchina" efficiente? Sta pensando o ha già preso iniziative per riorganizzarne il lavoro?

"Per iniziare, le cancellerie resteranno aperte mezz'ora in più (fino alle 12,30, ndr). Quanto alla magistratura giudicante, siamo effettivamente in pochi. Non tanto per la mole del lavoro, quanto perché, con pochi magistrati a disposizione, si va più facilmente incontro ad incompatibilità, soprattutto ora che sono aumentante le ipotesi di reclamo anche nel civile. Diventa così oggettivamente difficile creare i collegi".

E questo a maggior ragione nell'immediato futuro, visto che a breve il giudice Tafuro lascerà il tribunale.  Questo cosa comporterà e come si ridistribuiranno i carichi delle cause penali?

"Il giudice è persona capace, autorevole e di grande esperienza.  Non sarà facile "sostituirlo".  Le cause penali, comunque, saranno affidate alla dottoressa Fornaro (giudice non togato del foro di Viterbo, ndr) e al giudice Forlani che si occuperà di quelle che richiedono la toga e che svolgerà anche funzione di gip.  Mentre l'attività di gup sarà affidata al giudice Baglioni".

Ad ogni Finanziaria, torna l'incubo soppressione per il tribunale di Orvieto. Secondo lei si tratta di un rischio concreto?

"Un tribunale piccolo ha un senso se garantisce giustizia in tempi più rapidi rispetto ad uno grande. Se il tribunale funziona e funziona bene, se la giustizia è più rapida ed efficiente, i costi che lo Stato sopporta per mantenerlo in vita sono giustificati da un buon ritorno sull'intera macchina statale. La soluzione, dunque, con l'organico ridotto, è una sola: organizzazione".

Ovvero?

"Innanzitutto, il presidente Corte, su direttiva del Csm, ha consentito a fruire della disponibilità dei colleghi di Terni, come supporto. E poi, ad esempio, è importante evitare, magari per colpa delle ferie, che in tanti mettano mano ai fascicoli, creando incompatibilità che impediscono poi di formare il collegio".

Si è dato anche altri obiettivi, oltre naturalmente all'efficienza del "suo" tribunale?

"Quello che vorrei fare, il mio auspicio è che si rafforzi la presenza del tribunale nella realtà locale, perché ho notato una certa separatezza tra il tribunale e la cittadinanza".

In che modo?

Per prima cosa, su mia richiesta, ho incontrato il sindaco Mocio e ho fatto presente la mia disponibilità ad iniziative attorno al concetto di legalità da portare nelle scuole, tra i giovani, ma anche tra i cittadini più in generale. Gli argomenti da affrontare non mancano: dalla droga, all'alcol, dalla sicurezza stradale a quella sui posti di lavoro, gli abusi edilizi

C'è già qualche progetto in cantiere?

"Ancora no. Non ho avuto alcuna risposta, al momento".

Pubblicato il: 28/09/2007

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