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Pongelli. Ha patteggiato un anno e 11 mesi con la condizionale

Si è chiusa così la vicenda giudiziaria del notaio orvietano indagato dal 10 ottobre 2006 per i reati di falso in atto pubblico e peculato aggravato e continuato

ORVIETO - Ha patteggiato un anno e 11 mesi con la condizionale.  Si è chiusa così la vicenda giudiziaria del notaio orvietano Alessandro Pongelli, indagato dal 10 ottobre 2006 per i reati di falso in atto pubblico e peculato aggravato e continuato per non aver versato (e in parte per averlo fatto oltre le scadenze) novecento mila euro d'imposte di registro tra il 2004 e il 2006.   

All'udienza preliminare, il legale Sergio Finetti (in rappresentanza anche dell'avvocato Manlio Morcella impossibilitato ieri pomeriggio a comparire in aula) per il professionista cinquantaduenne, ha chiesto, com'era nell'aria, ed ottenuto il patteggiamento.  "La scelta - specifica il legale - attiene alla volontà, pur senza riconoscere responsabilità alcuna, di chiudere il prima possibile questa problematica, onde evitare un lungo processo con inevitabili strascichi sull'attività del notaio".  Il giudice Silverio Tafuro dopo un paio d'ore di camera di consiglio ha concesso il patteggiamento in tarda serata.

La vicenda penale si chiude dunque qui.  Da un punto di vista più strettamente amministrativo, il notaio aveva già "saldato" il debito con lo Stato in seguito all'arresto.  Potrebbe essere invece fissata a breve l'udienza preliminare per i cinque indagati sul fascicolo aperto dall'ex procuratore capo Calogero Ferrotti per far luce sulle possibili complicità di Pongelli.  Vi figurano funzionari regionali ma anche ex dirigenti dell'ufficio Entrate di Orvieto scalo contro i quali la procura ipotizza i reati di falso e abuso d'ufficio.

Pubblicato il: 19/09/2007

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