Archivio Orvietosi Archivio anni 2002-2012: NOTIZIE
NOTIZIE CORSIVI

Valorizzazione della fauna ittica dell'Umbria. Preadottato disegno di legge

Su proposta dell'assessore competente Carlo Liviantoni

Conservare e valorizzare la fauna ittica dell'Umbria attraverso la salvaguardia degli ecosistemi acquatici, il miglioramento e la tutela delle acque e la disciplina della pesca e degli altri sport acquatici. Sono le principali finalità del disegno di legge per la tutela del patrimonio ittico, l'esercizio della pesca professionale e sportiva e l'acquacoltura  preadottato dalla Giunta regionale dell'Umbria su proposta dell'assessore competente Carlo Liviantoni.
"Il disegno di legge, che si compone di 54 articoli suddivisi in otto Titoli - ha spiegato Liviantoni,  unifica in una unica disciplina regionale le diverse norme di settore. L'impianto del provvedimento  - ha aggiunto l'assessore - tiene conto delle nuove competenze assegnate dallo Stato alle Regioni e delle recenti  direttive emanate in materia dell'Unione europea. Il tutto nell'ambito di un quadro normativo che si presenta in continua evoluzione e che soffre della mancanza di una legge quadro nazionale".
Rispetto alla normativa in vigore, il disegno di legge si caratterizza per una più razionale attribuzione delle competenze tra i vari enti interessati (Regione, Province, Asl ed Arpa),  per la presenza di  un'unica Commissione consultiva per la pesca e l'acquacoltura (al posto dei due attuali organismi),  per precise norme a difesa del patrimonio ittico e dei corsi d'acqua,  per lo snellimento delle procedure e per la semplificazione delle pratiche riguardanti il rilascio della licenza di pesca sportiva, che viene sostituita dall'attestato del versamento della tassa di concessione regionale. Vengono inoltre regolamentati gli sport fluviali, la pesca sportiva e professionale ed estesi i compiti di vigilanza e controllo  anche ai Corpi di Polizia.
In Umbria - ricordano all'assessorato regionale - circa 26 mila persone praticano la pesca sportiva e 115 sono invece i pescatori di professione. La pesca professionale, che ha una antica tradizione, è concentrata prevalentemente sul lago Trasimeno. In misura minore nei laghi di Corbara e Piediluco, con la gran parte dei pescatori professionali riunita in cooperative. Il settore soffre di un limitato ricambio generazionale e di una diminuita pescosità dovuta a mutamenti ambientali ed all'ingresso di specie ittiche infestanti in competizione con quelle di maggior pregio locale. Il pescato è caratterizzato da una elevata qualità e viene consumato prevalentemente fresco, con una quota destinata alla surgelazione ed alla trasformazione.
Il settore dell'acquacoltura è invece  localizzato quasi esclusivamente in Valnerina con una produzione di circa 2mila 200 tonnellate di trote, circa il 10 per cento della produzione nazionale. Si caratterizza per il controllo dell'intero ciclo produttivo tanto da essere una vera e propria "zootecnia acquatica". Negli ultimi anni la sensibilità ambientale degli allevatori ittici umbri ha fatto conseguire alla piscicoltura della Valnerina la certificazione comunitaria ambientale EMAS II.

 

Pubblicato il: 15/09/2007

Torna alle notizie...