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La Monrubio rende noto Il prezzo di liquidazione delle uve

La Cardeto, al secondo giorno di CdA sul bilancio, non ha ancora comunicato ai soci a quanto saranno liquidate le uve. Intanto sembra tramontata la trattativa con il colosso tedesco Adi dopo il no della Monrubio

foto di copertina

di Stefania Tomba

 

ORVIETO - Nessuno vuol commentare alla Monrubio il giorno dopo le esternazioni "a titolo personale" del presidente della Cardeto, Andrea Muzi, sulle responsabilità di produttori e imbottigliatori nella crisi dell'Orvieto e sulla necessità - come dice Muzi - "accorciare la filiera", strategia alla quale la cantina di Monterubiaglio non sembra voglia dare il suo appoggio. Per Muzi questo suona come un no alla trattativa con il colosso tedesco Aldi.

 

"Cercheremo comunque di accaparrarci una parte di quell'affare  - ribadisce oggi Muzi -, andremo avanti da soli".  Intanto, stasera alla Cardeto è attesa la chiusura del Consiglio d'amministrazione, iniziato due giorni fa, sul delicato tema del bilancio. Dopo i conti d'esercizio che stanno creando in questi giorni qualche fibrillazione tra gli amministratori della più grande cantina dell'Orvietano, si aprirà un altro capitolo importante, quello della definizione dei prezzi di liquidazione delle uve della vendemmia dello scorso anno.  Argomento altrettanto delicato e particolarmente atteso dai produttori - soci della cantina. Per le cifre definitive quindi bisogna ancora attendere.

 

I prezzi liquidati dalla Monrubio, intanto, sono invece già noti. La cantina ha provveduto a notificarli ai soci in data 30 agosto, in attesa della convocazione dell'assemblea (il 7 ottobre prossimo) che dovrebbe ratificarli in via definitiva. La Monrubio liquiderà, come lo scorso anno, 40 euro per l'Orvieto classico e per l'Orvieto classico Superiore, 30 euro per la Doc, 19 euro per la Bianca comune, 39 per lo Chardonnay e 30 per le uve rosse (i dati si riferiscono alle principali tipologie).

 

"Tali prezzi, pur non essendo ancora sufficientemente remunerativi, considerando le difficoltà del settore, sono quanto di meglio il mercato ci ha permesso di realizzare - scrive il presidente Tommaso Picciolini nella lettera invita ai soci -. Stiamo lavorando su progetti sia qualitativi che commerciali - scrive anche - per l'ottenimento di risultati ancora migliori che ci permettano di soddisfare le vostre giuste aspettative".

Pubblicato il: 13/09/2007

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