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L'intrepido sindaco di Orvieto e la sua coscienza

Il pessimo comunicato diffuso dal sindaco di Orvieto a proposito della nomina del dirigente del settore Vigilanza merita un ritorno. E noi ci ritorniamo

foto di copertina

di Dante Freddi

La scorsa settimana abbiamo pubblicato, insieme al Giornale dell'Umbria, un articolo sulla nomina futura del dirigente del settore vigilanza del Comune di Orvieto, poi ripresa da altri giornali. Tra i candidati in pole position per l'incarico ci sarebbe il maggiore Silvio Manglaviti, persona perbene, che conosco, stimo ed apprezzo.
Nella notizia non c'era nulla di scandaloso né voleva esserci, perché, "come sanno anche i muri"(Mocio dixit n.d.r.), si tratta di un avviso pubblico e non di un concorso pubblico, ma il sindaco ha definito questa vicenda una  "brutta pagina per la democrazia", ha reagito stizzito alla pubblicazione e ha minacciato di fare i conti "in altre sedi", secondo uno stile che speravamo di non dover vedere ad Orvieto.
Dove è il problema?
Tocca al sindaco scegliere il dirigente, per legge, quello che ritiene il migliore, secondo valutazioni di cui deve rendere conto soltanto alla sua "coscienza", la sua, quella che anima le sue azioni, quella che gli ha fatto sembrare giuste le scelte compiute, quella che lo fa essere così come è e la sua amministrazione così come è.
Che cosa ha dato tanto fastidio al sindaco? che se ne parli? che la gente possa pesare quanto vale la sua coscienza?
Se così fosse, allora sarebbe davvero una brutta pagina per la democrazia.

Il comunicato termina poi con una minaccia allarmante e pericolosissima: "A tutti i nostri concittadini voglio trasmettere la certezza che non mi farò intimidire e continuerò a lavorare con tutte le forze per questa città". 

Segue la nota di Stefano Mocio, che riportiamo per intero per maggiore chiarezza..

 "Quello delle notizie circolate in questi giorni sulla scelta del nuovo dirigente dei Vigili Urbani, rappresenta una brutta pagina della vita democratica di questa città".

"Certo a me non stupisce nulla - aggiunge - visto che anche in passato ho dovuto più volte fronteggiate tanti veleni ed ovviamente sono pronto a farci i conti ancor di più con l'approssimarsi della scadenza elettorale. Non intervengo quindi per spiegare tecnicamente che si tratta di un avviso pubblico e non di concorso pubblico - lo sanno anche i muri - ma che si tratta di una scelta che la legge riserva al Sindaco nella sua piena autonomia.  Anche se su questa presunta tempesta in un bicchier d'acqua c'è qualcosa di più, qualcosa di inquietante sui cui varrà la pena approfondire nelle sedi opportune".

"Il mio intervento - precisa il Sindaco - è innanzitutto per assicurare che io deciderò in piena coscienza invitando tutti coloro che hanno i requisiti a proporre la propria candidatura e, in secondo luogo, per esprimere solidarietà al Maggiore Manglaviti che in questi giorni ha subito attacchi di ogni genere. Per lui ho nutrito sempre rispetto per la divisa che indossa e per l'impegno che ha sempre profuso nei confronti della sua città, una stima che certamente non è venuta meno nemmeno quando nelle ultime amministrative ha deciso di avversare la mia elezione candidandosi con la minoranza".

"A tutti i nostri concittadini - conclude - voglio infine, trasmettere la certezza che non mi farò intimidire e continuerò a lavorare con tutte le forze per questa città". 

 

 

 

 

Pubblicato il: 12/09/2007

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