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Riccetti. Le statue in Duomo 'ennesimo disastroso intervento'

Lo storico dell'arte nonché presidente della sezione orvietana di Italia nostra scrive alla Sovrintenedenza per scongiurare un'eventuale trasferimento nella cattedrale delle statue degli apostoli

foto di copertina

ORVIETO - Che le statue degli apostoli tornino in Duomo è un'ipotesi che suscita "vera preoccupazione" nello storico dell'arte nonché presidente della sezione orvietana di Italia nostra Lucio Riccetti, che adesso, per "scongiurare" quello che considera "un ennesimo disastroso intervento", scrive alla Soprintendenza.  Senza perdere l'occasione per formulare per feroci accuse nei confronti dell'attuale Opera del Duomo.

"Riportare le statue in Duomo - scrive Riccetti - sarebbe come riportare dei fantasmi in un ambiente che non è più loro ed allo stesso tempo impedire la percezione e la lettura di quello spazio continuo e dilatato che rappresenta, nella chiara lezione del compianto professor Renato Bonelli, la grande novità architettonica del Duomo di Orvieto".

Si tratta per lo studioso de "l'ennesima soluzione di compromesso rispetto alla definizione e realizzazione del grande museo dell'Opera del Duomo, così come voluto dalla commissione scientifica insediata dall'Opera del Duomo e presieduta dallo stesso professor Bonelli; progetto completamente disatteso negli ultimi tre anni".

Riccetti indica anche una soluzione: ovvero "perseverare" nella trattativa con il Comune per ottenere "il pianterreno di palazzo Soliano, attualmente occupato dal museo Greco. Le statue degli Apostoli, fino alla musealizzazione definitiva nel Soliano - propone - potrebbero restare nella chiesa di Sant'Agostino: allestimento assolutamente non adeguato - dice - ma che, almeno, rende accessibili, agli studiosi e ai turisti, tutte le statue".

Pubblicato il: 08/09/2007

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