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Nessun ritorno dalla Capitale per i pendolari costetti a lavorare fino a tardi

"Sappiamo che una fermata rappresenta un costo per Trenitalia - afferma un pendolare - ma è anche vero che Orvieto è uno scalo importante". Sulla vicenda è stato redatto un ordine del giorno presentato in Comune dal PD, che andrà all'approvazione nel prossimo Consiglio comunale

ORVIETO - Nessun ritorno dalla Capitale per i pendolari costetti a lavorare fino a tardi.   Torna puntuale da anni la polemica sull'assenza di un convoglio che, dopo le 19, riporti a casa in tempi ragionevoli e in condizioni di viaggio accettabili, i lavoratori orvietani che fanno avanti e indietro con Roma.  E sono decine e decine.  

 

L'ultimo treno comodo è, in  definitiva, quello delle 19,14 che è pur sempre un Regionale: tempi di percorrenza un'ora e diciotto minuti.  "L'euro night per Vienna delle 19,51 - dice una pendolare - non può essere neanche menzionato.  Avendo due sole vetture di seconda classe, si viaggia prevalentemente in piedi, senza contare tutti i disagi facilmente immaginabili di un Euronight".  

 

Non resta che il regionale delle 20,14 con cambio allo scalo di Orte e un tempo di percorrenza biblico (specie per un pendolare partito di casa al mattino) di un'ora e trentaquattro minuti.  E' per questo che da anni, molti pendolari (ma non solo loro, anche chi si reca a Roma per altri motivi) chiedono che l'Eurostar 9454 delle 20,30 effettui la fermata di Orvieto.  Il convoglio riportebbe molti orvietani a casa in orario assolutamente ragionevole (intorno alle 21,15).  La fermata più vicina ad Orvieto è, invece, attualmente Chiusi.  

 

"Sappiamo che una fermata rappresenta un costo per Trenitalia - afferma un pendolare - ma è anche vero che Orvieto è uno scalo importante e che il numero dei biglietti venduti ripagherebbe di gran lunga lo sforzo da sostenere".  Adesso del problema, che è una richiesta venuta avanti da anni da parte dei pendolari, è stato interessato anche il Comune.  Il neo costituito gruppo del Partito democratico se ne sta facendo portavoce per diretto interessamento del capogruppo Massimo Gambetta.  Sulla vicenda è stato redatto un ordine del giorno che andrà all'approvazione nel prossimo consiglio comunale che si riunirà mercoledì.  

Pubblicato il: 07/09/2007

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