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Il Comune prova a 'scaricare' sulla Te.Ma. le garanzie per il mutuo

Sarebbe questo l'escamotage che Comune e Te.Ma. stanno tentando, per ovviare all'impossibilità da parte dell'Amministrazione di rilasciare garanzie per il mutuo destinato a coprire il debito dell'associazione. Lo dice la Corte dei Conti

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di Stefania Tomba

ORVIETO - Rivisitare la convezione Te.Ma. per allungarne i tempi e svincolare il Comune dalla fideiussione per l'accensione del mutuo salva - bilancio, fideiussione che il Comune, per legge, non può offrire.  Sarebbe questo l'escamotage che Comune e Te.Ma. stanno tentando, per ovviare all'impossibilità da parte dell'amministrazione di rilasciare garanzie per il mutuo destinato a coprire il debito della Te.Ma.  

Su questo la corte dei Conti, rispondendo al sindaco Mocio che aveva chiesto all'epoca un parere, è stata categorica (delibera numero 1 del 10 ottobre 2006), ribadendo, si legge nel documento, "un generale divieto, a carico di Regioni ed Enti locali, di ricorrere all'indebitamento ( fattispecie, questa, alla quale è riconducibile l'assunzione della garanzia fideiussoria da parte dell'ente) per finanziare spese diverse da quelle di investimento".

La soluzione individuata, a questo punto, sarebbe quella di allungare i tempi della convenzione, dalla durata di 9 anni a 20, in modo che le garanzie vengano assunte direttamente dalla Te.Ma., e non dal Comune, sulla base, appunto, della durata della convenzione.  I problemi, però, non sembrano ancora finiti.  Di mezzo c'è ancora la legge.  Perché, a quanto pare, la possibilità di stipulare una convezione ventennale non è così pacifica, per questo il sindaco si dice in attesa di un "parere amministrativo". 

La vicenda è quanto mai delicata e nelle prossime settimane vedrà necessariamente un'evoluzione, in un senso o nell'altro.

Pubblicato il: 06/09/2007

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