Débacle del commercio sulla Rupe
L'assessore Frellicca lancia un appello ai commercianti perché contengano i prezzi, nella speranza di frenare l'esodo degli Orvietani verso Viterbo, Perugia, Roma.
Cronaca
L’assessore al commercio Massimo Frellicca, nei giorni scorsi, ha lanciato un appello a tutti i commercianti orvietani perché blocchino i prezzi praticati almeno per tutto il periodo natalizio.
Il fine perseguito è quello di frenare la migrazione verso Viterbo, Perugia e Roma degli Orvietani, che durante l’anno spendono fuori zona, almeno nel settore abbigliamento ed affini, il 30% delle loro disponibilità.
È difficile immaginare che l’appello di Frellicca produca risultati effettivi e che i commercianti decidano la loro politica commerciale sotto lo stimolo dell’amministrazione comunale, mai particolarmente apprezzata dalla categoria e tanto meno ora, dopo la vicenda del centro commerciale che dovrebbe essere costruito sull’ Amerina.
Il centro storico di Orvieto non è riuscito a mantenere il proprio ruolo di centro commerciale naturale, erede di una tradizione antica, in cui la rupe ha da sempre costituito un punto d’incontro della domanda e dell’offerta di beni. Quando Viterbo e Roma erano lontane e Perugia e Terni lontanissime, un’area vasta, dall’Alto Viterbese alla Bassa Toscana, convergeva verso Orvieto, l’unica città di un certo rilievo nell’intorno.
Oggi questa capacità naturale di attrazione è venuta meno per la facilità di comunicazione e di spostamento, né è stata sostituita da scelte attive, da azioni tese a mantenere questa condizione di leader.
Non sappiamo se questo sarebbe stato compito dell’amministrazione comunale, dei singoli commercianti, delle associazione o di tutti insieme, ma dobbiamo comunque registrare questa débacle. Da cui non si esce con appelli né con rivolte, ma con pensieri, opere e meno omissioni possibile.
Pubblicato il: 16/12/2002