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Crolla il turismo alberghiero nell'Orvietano. La Federalberghi attacca il Comune

Il presidente Giuliano Portarena denuncia la mancanza di un progetto per il turismo e la proliferazione incontrollata di altre strutture ricettive extralberghiere

ORVIETO - La sostanziale tenuta (-1,6 negli arrivi e -0.5 nelle presenze) del turismo orvietano, scontenta Federalberghi che assiste impotente al crollo di appel della ricettività alberghiera (-5,7 negli arrivi e -5.4 nelle presenze) a totale vantaggio - secondo i dati dei primi 5 mesi 2007 diffusi dalla Regione - delle altre strutture che continuano a far registrare il segno più (+11.1 negli arrivi e +7.3 nelle presenze). Il presidente di Federalberghi, Giuliano Portarena si dice insoddisfatto e se la prende con il Comune.

 "Il settore, già fortemente penalizzato dalle tasse sia locali che nazionali deve fare i conti con problematiche diversificate che lentamente stanno portando al collasso numerose attività - tuona Portarena - innanzitutto continua a mancare una programmazione pluriennale ed incisiva che crei un marchio locale attraverso gli strumenti del marketing e attraverso gli strumenti di programmazione più nuovi e dinamici, la seconda questione è la proliferazione incontrollata di strutture disseminate per il territorio come B&b, case vacanza e la non autorizzazione della licenza di ristorazione per i clienti esterni agli hotel".

"La concorrenza agguerrita - è l'opinione di Portarena - non porterà ad abbassare gli standard dell'offerta per omologarsi a certi operatori a discapito di chi crede ancora nella professionalità dell'antica tradizione ricettiva della città".

 "Ci sembra - conclude - che l'amministrazione (che è accusata anche di non aver consultato le associazioni prima dell'apertura dell'info point di piazza Cahen, ndr) continui a perseguire linee estranee alle reali esigenze della città".

Segue per esteso il documento diffuso da Feralberghi e firmato dal presidente Giuliano Portarena

"La Federalberghi del Comprensorio Orvietano, branca della Confcommercio, annuncia come anche i primi 5 mesi del 2007 siano stati insoddisfacenti dal punto di vista delle presenze ad Orvieto e dell'afflusso turistico.

 

Sono parecchi mesi che l'Amministrazione comunale dichiara dati molto positivi sul turismo in arrivo nella città, con lo scopo di dimostrare agli orvietani la bontà delle scelte fatte.

 

La regione Umbria ha proprio in questi giorni divulgato i dati statistici del movimento turistico nella regione e come era facile prevedere ribalta completamente ogni più rosea aspettativa: si parla di -5,4%  di presenze solo a Orvieto, Todi e Spoleto, mentre gli altri comuni assistono ad una crescita che va da un +1,5% a un 26%.

 

Il settore, già fortemente penalizzato dalle tasse sia locali che nazionali deve fare i conti con problematiche diversificate che lentamente stanno portando al collasso numerose attività: innanzitutto continua a mancare una programmazione accurata, pluriennale ed incisiva che crei un marchio locale attraverso gli strumenti del marketing e attraverso gli strumenti di programmazione più nuovi e dinamici, la seconda questione ma non di minore importanza, è la continua proliferazione incontrollata di strutture disseminate per il territorio come B&b, case vacanza e la non autorizzazione della licenza di ristorazione per i clienti esterni agli hotel. La concorrenza agguerrita non potrà che portare ad abbassare gli standard dell'offerta per omologarsi a certi operatori a discapito di chi crede ancora nella professionalità dell'antica tradizione ricettiva della città.

 

Anche prendendo da subito provvedimenti i primi effetti si vedrebbero solo nel 2009 e questo ci porta a concludere che anche il 2007 e il 2008 sono ormai persi per promuovere una seria comunicazione verso l'esterno, integrata ed efficace.

 

Abbiamo appreso inoltre dagli organi della stampa riguardo la nascita di un nuovo polo di informazioni turistiche che nascerà ad Orvieto e più precisamente a Piazza Cahen. Come protagonisti attivi del settore ci saremmo aspettati dalle istituzioni un raccordo e un incontro per valutare eventuali proposte al riguardo.

 

Ci sembra che l'amministrazione continui a perseguire linee estranee alle reali esigenze della città".

 

 

Pubblicato il: 04/09/2007

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