Archivio Orvietosi Archivio anni 2002-2012: NOTIZIE
NOTIZIE CORSIVI

Orvieto. Politica ambientale zero

Parco archeologico, parco ambientale, Orvieto ecocity. Tante parole ma soltanto una dignitosa sistemazione delle pendici della Rupe con i soldi della legge speciale. "Sotto le parole poco". E siamo la capitale delle città slow...

foto di copertina

di Dante Freddi

Nei proclami solenni del sindaco di Orvieto appaiono di sovente termini evocativi di progetti straordinari, come Parco Archeologico Ambientale Orvietano (PAAO), a cui si è aggiunto ultimamente Parco culturale, forse in sostituzione del Parco Gianni Rodari, immaginato molti anni fa da Adriano Casasole e che è riemerso soltanto lo scorso anno nella polemica sulla cava di Benano, inserita proprio all'interno di quell'ipotetico parco.

Poi però,"sotto la parola poco", se non la sistemazione in forma dignitosa delle pendici del masso tufaceo con i "vecchi" soldi della legge per Orvieto e Todi.
E' possibile infatti  parlare di politica ambientale senza aver neppure iniziato seriamente la raccolta differenziata? e senza essere ancora riusciti a dotarsi dell'isola ecologica? e permettendo lo sfascio del paesaggio con una "piana" infestata da baracche presumibilmente abusive e con paraboliche senza ordine su tetti e terrazze del centro storico, in assenza di una concreta politica di contenimento dei consumi energetici? E così avanti.

Noi siamo la capitale delle città slow e quest'anno una delegazione orvietana ha addirittura visitato Giappone e Australia per "valutare" i parametri slow di città che chiedevano di aderire all'associazione.
Ci vuole un buon coraggio.

Invitiamo i lettori a visitare il sito di città slow e verificare se noi possiamo esserne capitale. Sul tema ambientale c'è stato un Consiglio comunale ad hoc per presentare il Progetto Orvieto ecocity. Eravamo a maggio del 2005. Tante chiacchiere per spendere un budget di qualche migliaio di euro. Tutti gli ambientalisti cittadini si sono posti contro, dibattito vivacissimo, nessun risultato. Anzi, per reazione, è nato un Forum ambientalista per aggregare gente disponibile a proporre e contrastare.

Lo scorso anno il Consiglio comunale ha approvato il solito aggiornamento del programma del sindaco con il solito pistolotto di buone intenzioni.

Questo a proposito dell'ambiente:  "Portare a compimento il sistema parchi individuando Orvieto cerniera dello stesso sistema: dal Parco interregionale di Monte Rufeno ( se ne discute da oltre vent'anni n.d.r.), a quello fluviale del Tevere, dal Parco Sette Frati all'Oasi di Alviano, dal Porto di Pagliano al Parco Urbano del Paglia a quello Archeologico. Studiare la possibilità di realizzare il Parco Rodari.
Attuazione delle politiche comprese in Orvieto Ecocity e definizione di una Piano energetico per realizzare efficienza e risparmio energetico, produzioni energetiche da fonti rinnovabili da rendere obbligatorie per le case di nuova costruzione e per gli edifici pubblici.(Per il tetto della piscina in ristrutturazione è soltanto previsto l'impianto di pannelli per la produzione di energia n.d.r.) Costituzione laboratorio Ag. 21 Locale.
Prioritario è il rafforzamento della raccolta differenziata".

Se qualcuno volesse per curiosità sbirciare anche gli altri temi, questo il link al documento.   

La sensibilità ambientale è come il coraggio del don Abbondio manzoniano, se uno non ce l'ha non se lo può dare. E allora chi amministra ha l'obbligo di affidarsi a chi "sente" e studia, come gli ambientalisti orvietani, poi si media e si decide, nel tentativo erculeo di riempire di qualche contenuto termini enormi.

 

Pubblicato il: 27/08/2007

Torna alle notizie...