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Orvieto. Comune povero, Regione e Asl ricche

La Sanità orvietana è ricca ed ha a disposizione milioni di euro. Se i trasferimenti regionali non saranno tagliati

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La Sanità orvietana è ricca se i trasferimenti regionali non saranno tagliati.
Sulla sanità orvietana si riverseranno importanti risorse derivanti dalla cessione dei beni della Asl, quindi dell'ex ospedale, degli affitti pregeressi, della sede del distretto di via Postierla. Poi c'è palazzo Nicosia a Roma, i cui proventi però potranno essere investiti soltanto a beneficio degli anziani orvietani, secondo la volontà  espressa nel lascito De Solis, ma comunque sempre di assistenza si tratta.
La vendita dell'ex ospedale da parte della Regione, a cui l'Asl trasferirà  la proprietà, valutato 6milioni137mila euro, porterà un bel gruzzolo allo "sviluppo e riqualificazione dei servizi sanitari del territorio orvietano e per il piano di riordino del nuovo ospedale comprensoriale di Orvieto", come definito nell'accordo di programma del 31 luglio tra Comune, Regione Asl.
E poi ci sono gli affitti pregressi dell'ex ospedale che deve pagare il Comune, che tra dare e avere dovrebbero aggirarsi oltre 1milione2mila euro( cifra da verificare). E ancora la vendita dell'ex Pediatria al Comune di Orvieto, per  un cifra che dovrà essere stabilita ma che certo non sarà esigua. Insomma, 6 milioni ex ospedale, più 5 palazzo Nicosia, più 2,5 distretto sanitario via Postierla più l'ex pediatria, la Asl ha a disposizione per la sua mission un bel pacchetto di risorse straordinarie per oltre 14 milioni.

Che diventa risorsa straordinaria se si aggiunge a quanto istituzionalmente la Regione dovrebbe trasferire per la sanità sulla comunità dell'Orvietano, un ventesimo della popolazione regionale.

Poi, in questo balletto di beni, c'è anche la vendita dell'ex Inapli, di proprietà regionale, che dovrebbe servire per abitazioni destinate a "ridensificare" il centro storico. Un altro milione e rotti nelle casse regionali.

 

In tutta questa movimentazione il Comune di Orvieto deve pagare gli affitti pregressi all'ex ospedale, acquistare la ex pediatria e restaurarla, costruire il palazzo delle istituzioni nella ex infermeria. Tutto a fronte della sola entrata proveniente dalla cessione della mensa nella caserma Piave.
Il fatto è che l'accordo di programma firmato dal sindaco Mocio, dall'assessore regionale Riommi e dal direttore dell'Asl  Fiaschini norma un rapporto da cui emerge che ci sono ad Orvieto una Regione e una Asl ricche ed un Comune poverissimo.

Polemica di lana caprina, se non corressimo il rischio di vederci "generosamente" riservare quanto è nostro, togliendoci però quanto è regionale e quindi di tutti.

Come è nostro costume, per consentire di sviluppare un ragionamento per quanto possibile  informato rimandiamo al documento di accordo di programma pubblicato sul sito di Altra città.

Pubblicato il: 16/08/2007

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