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Tempo scaduto per il ritirino delle preinsegne commerciali, scatta il piano di riordino

I privati che non hanno ancora provveduto si ritroveranno ora a dover pagare la ditta cui il Comune ha dato in appalto il ritiro delle insegne non rimosse

ORVIETO - Tempo scaduto per il ritirino delle preinsegne commerciali, scatta il piano di riordino.  Domenica scorsa, 12 agosto, è stato l'ultimo giorno utile (concesso dall'apposita ordinanza) per la rimozione della segnaletica verticale delle attività commerciali, industriali e artigianali dal centro storico e dal suburbio della città. I privati che non hanno ancora provveduto si ritroveranno ora a dover pagare la ditta cui il Comune ha dato in appalto il ritiro delle insegne non rimosse entro il termine stabilito. Per un mese le vecchie insegne saranno a disposizione dei titolari presso l'ex caserma Piave, e se entro tale termine non saranno ritirati verranno distrutte.  Al loro posto arriverà a giorni la nuova segnaletica compatibile al "regolamento comunale per l'arredo e il decoro dell'ambiente urbano" approvato tra i mesi di giugno e luglio dello scorso anno.  

 

Le installazioni riguardano Orvieto scalo, Sferracavallo, Bardano e Ciconia, oltre che il centro storico per il quale è stato studiato un "progetto mirato". Al posto della vecchia freccia è stata scelta una struttura in acciaio zincato, verniciata e antichizzata con in cima la scritta città di Orvieto e lo stemma del Comune. L'indicazione delle attività commerciali localizzate nel centro storico, prevede l'installazione di analoghe strutture nel cui pannello interno sono riportate le attività commerciali situate nelle varie vie del centro storico. Il progetto non ha mancato di scatenare qualche polemica, in questi mesi, sia per il periodo di grande affluenza turistica nel quale sta andando ad attuazione, sia per i costi delle insegne a carico dei privati (220 euro l'insegna bifacciale e 140 quella ad una sola faccia).  

 

"Il progetto - illustra l'assessore ai Lavori Pubblici, Capoccia - risponde ai principi generali per il riordino della segnaletica di informazione e di orientamento stabiliti dal regolamento comunale che dispone l'obbligo di una riduzione dei cartelli e segnali attualmente posti a ridosso delle architetture e un riordino di quelli collocati in modo casuale lungo i percorsi cittadini. La tipologia individuata garantisce un'immediata lettura dei segnali delle città, evitando la sovrapposizione di simboli e linguaggi e nel rispetto, comunque, del principio generale di conseguimento dell'unitarietà ed omogeneità degli elementi e del decoro complessivo dei luoghi. Il piano  ed i provvedimenti conseguenti  sono  stati  ampiamente  partecipati  con  le  categorie  interessate". 

Pubblicato il: 14/08/2007

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