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Incendio. Al vaglio tutte le presenze sospette sul luogo del disastro

Gli inquirenti ormai battono apertamente la pista del dolo. Utile qualsiasi informazione

ORVIETO - Al vaglio tutte le presenze sospette sul luogo del disastro.  Ad una settimana esatta dall'inferno di fuoco che domenica scorsa ha devastato 30 ettari di vegetazione lungo la provinciale de Le Prese, seminando il panico anche per la presenza sul luogo di distributori di carburante, non si tralascia alcuna testimonianza, anche il minino spunto, per risalire al responsabile o ai responsabili del tragico rogo.

 

Gli inquirenti ormai nelle indagini battono apertamente la pista del dolo.  Adesso spunterebbero anche voci che dicono di aver visto una vettura allontanarsi a gran velocità, intorno a mezzogiorno, dalla strada secondaria che conduce allo stabilimento Cardeto, azienda particolarmente danneggiata dalle fiamme. Un filone del lavoro degli inquirenti, tra l'altro, non starebbe tralasciando anche una pista che in qualche modo è legata direttamente o indirettamente alla grande cooperativa vinicola orvietana.

Da verificare anche la presenza di un uomo, sempre all'incirca intorno a mezzogiorno, in un appezzamento di terreno accanto alla villa dell'avvocato Scozzarella lungo la provinciale, nel cui giardino una vettura è andata completamente distrutta. Il problema principale è che si tratta nel 90% dei casi di "avvistamenti" di un attimo, descritti in maniera piuttosto sommaria dai testimoni.  Episodi, per giunta, che spesso vengono riportati verbalmente e che finiscono magari soltanto di terza o quarta mano all'attenzione degli inquirenti. Una collaborazione più fattiva con le forze dell'ordine, in questo senso, gioverebbe senz'altro a sbloccare il corso dell'indagine in una direzione, o anche semplicemente potrebbe essere utile ad escludere qualche ipotesi. 

Pubblicato il: 12/08/2007

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