Archivio Orvietosi Archivio anni 2002-2012: NOTIZIE
NOTIZIE CORSIVI

'Mezzagosto Musica 2007'

Ad Orvieto nei giorni 13 - 14 e 15 agosto, in occasione della Festa di Maria Assunta, patrona del Comune. Il programma

In occasione della tradizione della Festa dell'Assunta, l'Amministrazione comunale invita la cittadinanza a rinnovare nella giornata di martedì 14 agosto, Vigilia della Festa dell'Assunta, l'omaggio secolare della comunità orvietana alla patrona del Comune, con l'addobbo dei balconi e delle finestre.

La festa risale al XIV secolo quando la comunità orvietana dedicò la Città di Orvieto alla Madonna Assunta: le fonti storiche ricordano che "fu in Consiglio Generale in Orvieto ordinato, che la Madonna di Santa Maria de agosto si debia il giorno innanzi alla vigilia portalla in Santa Andrea et poi, con solennitade, de la vigilia portalla in Santa Maria ".

Infatti, al termine della concelebrazione della Santa Messa presieduta dal vescovo monsignor Giovanni Scanavino che si svolgerà alle ore 18,00 di martedì 14 agosto nella Chiesa di Sant'Andrea in Piazza della Repubblica, la "macchina" della Madonna Assunta verrà portata in processione fino in Duomo (ore 19,00).

 

Anche quest'anno l'Associazione Musicale "Luigi Mancinelli", organizza, in collaborazione con il Comune di Orvieto / Assessorato alla Cultura, la Fondazione Cassa di Risparmio e l'Opera del Duomo, la manifestazione "Mezzagosto Musica".

Si tratta di tre serate - 13 / 14 / 15 agosto - dedicate agli orvietani e a chi viene a trascorrere il periodo di Ferragosto ad Orvieto, in cui si vuole coniugare il valore della festa religiosa con momenti di sano divertimento, quali possono essere vissuti ascoltando buona musica sia classica che leggera.

I concerti di "Orvieto Mezzagosto Musica" si terranno in Duomo, in Piazza del Duomo e alla Chiesa di Sant'Andrea secondo il seguente programma:

 

Mezz'agosto Musica

 

· Lunedì  13 AGOSTO  - ore 21,30 - Chiesa di S. Andrea - I Solisti di Orvieto

Violini: Alessandro CERVO, Sara SCALABRELLI, Agostino MATTIONI, Dino GRAZIANI, Luigi CAPINI, Silvia PORTARENA, Viola: Federico STASSI, Violoncello: Giuseppe DOLCI, Contrabbasso, Graziano BRUFANI, Cembalo: Andrea VERGARI

Saranno eseguiti:

- Concerto in LA Minore per due violini archi e cembalo di A. Vivaldi. Violini solisti: Alessandro CERVO,  Dino GRAZIANI Allegro - Largo - Allegro

- Concerto in MI  Maggiore per violino, archi e cembalo sempre di A. Vivaldi. Violino solista:  Dino GRAZIANI Allegro - Largo - Allegro

- Concerto per violino in LA Minore di J. S. Bach. Violino solista: Alessandro CERVO. Allegro - Andante - Allegro assai.

- Concerto in SI Minore per quattro violini violoncello archi e cembalo di A. Vivaldi. Violini solisti: Alessandro CERVO Sara SCALABRELLI, Agostino MATTIONI, Dino GRAZIANI Violoncello: Giuseppe DOLCI.

 

L'orchestra de "I SOLISTI DI ORVIETO" è una giovane formazione costituita per sette decimi da maestri e allievi (tutti diplomati) della Scuola Comunale di Musica.

Elementi di spicco del gruppo sono Dino Graziani, e Alessandro Cervo. Il primo, uno dei più anziani maestri della Scuola, ha svolto un'intensa attività concertistica in Italia, Germania, Lussemburgo e negli Stati Uniti (New York-Lansing- Laingsburg- Eaton Rapids-Jackson-Detroit). Alessandro Cervo, uno dei solisti più seguiti del panorama musicale italiano, è il primo violino dell'Orchestra Sinfonica di Roma.

 

· Martedì  14 AGOSTO - ore 22,00 - Duomo

Concerto d'Organo - Organista: M° Nello Catarcia

Il programma del concerto prevede l'esecuzione di:

- "Corale n. 3" in La min. di C. Frank

- Toccata - Adagio - Fuga" in Do magg. BWV 564 di J.S.Bach

- "Preludio e Fuga" sopra  B-A-C-H di F. Lisz

 

"Fiat organum majus de toto mundo... pro honore dicte Ecclesie et civitatis Urbisveteris unum parum organorum in maiori forma, qua fieri possei et conveniens erit".

Sono le parole solenni e niente affatto retoriche del decreto con il quale il 28 giugno 1373 i Soprastanti della Fabbrica del Duomo di Orvieto, con il Camerlengo Tommaso di maestro Marino, deliberarono la costruzione di due organi degni dell'eccellenza del Tempio e del sentimento religioso che lo aveva edificato. Ma appena 1'opera fu compiuta si manifestarono i primi inconvenienti, soprattutto per il rifornimento dell'aria. Si rese perciò necessaria una modifica nel meccanismo dei mantici che fu affidata (1388) a certo ser Bernabuccio, prevosto di Bolsena e canonico di Orvieto. Iniziava così una lunghissima serie di rifacimenti e restauri, snodantesi lungo il corso dei secoli fino ai giorni nostri. Una storia che, nell' alternanza degli interventi e delle soluzioni, è insieme una testimonianza dell' evoluzione subita dall' organo dal medioevo a oggi e un esempio di secolare incontro fra ingegno umano e fede religiosa. La costruzione di un nuovo organo venne intrapresa nel 1579 da Domenico Benvenuti di Colle Val d' Elsa, mentre già nel 1591 1' organaro fiammingo Vincenzo Fulgenzi attendeva a un ampliamento di esso. Alla stessa epoca si deve la "mostra,, di legno, come oggi la vediamo, eseguita su disegno di Ippolito Scalza (1582), da Ercole Urbani e Gianni Carpentieri, provvedendo Cesare Nebbia alle coloriture ad oro. Lo strumento fu rinnovato nel 1773 (1837 canne, 42 registri) e quasi del tutto nuovo fu rifatto dai fratelli. Landucci nel 1856. Anzi, il rifacimento dei Landucci sembrò risolvere i pluriennali problemi. Le canne furono portate a 2136 e la durezza della tastatura, difetto ineliminabile fin dalle origini, fu tolta con la introduzione della macchina pneumatica Barker. Ma con il passare degli anni, nonostante le nuove soluzioni, 1'organo divenne nuovamente inservibile e tacque, sepolto dalla polvere. Nel 1911 la necessità di una riforma e di un ampliamento, ormai inderogabili, spinse l'Opera del Duomo ad affidarne l'incarico alla ditta Vegezzi-Bossi di Torino, che si era dimostrata una delle più sensibili ai progressi compiuti nella tecnica organaria all' estero e che si era sempre attenuta nelle sue realizzazioni, al rispetto della tradizione organaria italiana, caratterizzata dal "grande ripieno".  Sulla base del precedente, fu realizzato un organo con due tastiere (Grande Organo e Recitativo) e una pedaliera. Le canne furono portate a 3929 e a 48 i registri reali. La parte meccanica, cui si dovevano in massima parte tutte le difficoltà del passato, fu completamente rinnovata con 1'adozione di una trasmissione pneumatico-tubolare che manteneva il sistema Barker. Nemmeno questa volta però i risultati furono soddisfacenti e duraturi. I sistemi adottati per la trasmissione si rivelarono precari, di rendimento variabile, influenzabili anche dall' andamento delle stagioni. Inevitabile perciò un nuovo restauro, già progettato negli anni 1928 - 29 e poi nel 1950 e oggi realizzato. I lavori allogati alla ditta Pinchi di Foligno, hanno richiesto quasi un anno di ininterrotta attività. Il sistema di trasmissione è stato rinnovato : sono stati eliminati i meccanismi adottati in precedenza ed è Stato realizzato un sistema di trasmissione elettrica, al fine di ovviare a quegli elementi di incostanza e di precarietà, che tanto travagliata hanno reso la vita dello strumento. Le nuove soluzioni, che lasciano intatto il sistema canne- somieri-mantici, permettono una vera e propria "programmazione,, dell' organo per un intero concerto e lo rendono idoneo anche per 1'esecuzione di quella musica moderna, che si contraddistingue per la straordinaria estensione e varietà di toni. Le canne sono state portate a 5558, i registri a 72, mentre 1'aumento delle tastiere a tre ha permesso la reinclusione nell'organo di quelle canne, che il gusto romantico degli ultimi restauratori aveva preteso di eliminare.

Il 29 novembre 1975 il concerto inaugurale del maestro Fernando Germani siglò una grande data nella storia pluricentenarja del monumentale strumento.

 

· Mercoledì 15 AGOSTO - ore 21,30 - Piazza del Duomo

Concerto del Gruppo musicale cristiano di Don Giosy Cento & I Parsifal

 

Don Giosy, prete cantautore conosciuto in tutta Italia e all'estero, ha iniziato il "Ministero della canzone" negli anni dell'immediato post-concilio, gli anni Settanta, mettendo al servizio della comunicazione con i giovani il suo "carisma" della canzone, vissuto e valorizzato come strumento di dialogo. Cantare la vita, il vangelo, i valori cristiani, con una sensibilità che lo fa sentire vicino al cuore della gente e sopratutto dei giovani, è stato e continua ad essere una irrinunciabile esigenza e un moderno servizio al popolo di Dio.

Nei suoi anni di attività don Giosy ha toccato moltissime città e nazioni del mondo. Ha percorso tutta l'Italia, la Francia (Lourdes), la Svizzera (Zurigo, Basilea, Lugano, Friburgo, Mendrisio), la Spagna (Barcellona, Madrid, Castilla), la Polonia (Varsavia, Cracovia, Auschwitz), la Germania (Francoforte, Colonia, Offenbach, Essen), il Canada (Toronto), gli Stati Uniti (Orlando) e l'Africa (Burkina Faso). Alcuni Cd sono tradotti in inglese e spagnolo.

Fondatore dell'Associazione "Il mio Dio canta giovane", consulente musicale del "Meeting dei giovani" di Pompei, è stato, tra l'altro, direttore artistico del Meeting dei giovani verso il Giubileo, dal titolo significativo "Giovani 2000: lasciateci nascere!!" e delle due serate musicali "Dal Concilio al Giubileo: la canzone di Dio" che si sono tenute al teatro Ariston di Sanremo il 26 e 27 novembre 1999.  Dal 1997 il gruppo dei Parsifal (13 elementi) accompagnano in giro per l'Italia il sacerdote, con lo scopo di una evangelizzazione delle Piazze, riscuotendo successi e consensi da chi li accoglie. Il gruppo e don Giosy offrono questo servizio con spirito di sacrificio e di umiltà e con grande impegno professionale.

Pubblicato il: 11/08/2007

Torna alle notizie...