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Etrusco per scelta

Da sabato 7 giugno a domenica 20 luglio presso il Palazzo dei Sette in Orvieto sarà allestita la mostra pittorica di Massimo Campigli dal titolo "Etrusco per scelta"

Cronaca

Da sabato 7 giugno a domenica 20 luglio presso il Palazzo dei Sette in Orvieto sarà allestita la mostra pittorica di Massimo Campigli dal titolo "Etrusco per scelta" , promossa dal Comune di Orvieto- Assessorato alla Cultura in collaborazione con Maggiore Eventi d'Arte di Bologna.

La mostra, che sarà inaugurata sabato 7 giugno alle 17,30, ripercorre tappe salienti della carriera artistica di Campigli e chi deciderà di visitarla potrà ammirare 50 opere fra olii, chine e grandi mosaici.

La rassegna si apre con una sola tela appartenente al 1929 e tralascia il periodo di formazione del pittore durante il quale egli si avvicinò al Futurismo, visse a Parigi quale corrispondente del Corriere della Sera aderendo al messaggio razionalista dei cubisti e partecipò a due importanti mostre milanesi rispettivamente del 1926 e del 1929, attraverso le quali sancì la sua adesione alla corrente del Novecento.

"Etrusco per scelta" vuole mettere a fuoco l'universo sfaccettato e poliedrico di questo artista singolare, nato a Berlino nel 1895 e scomparso a Saint-Tropez nel 1971, che visse tutta la sua adolescenza in Toscana. Da qui, dalla passione e dalla conoscenza del mondo mediterraneo ed etrusco inizia il viaggio di Campigli alla scoperta di quel suo linguaggio particolarissimo che si esprime attraverso un segno arcaico e quasi sospeso nel tempo.

Il mondo di Campigli è un universo popolato da figure femminili viste progressivamente sotto l'aspetto di anfora, clessidra, idolo, totem, fino al raggiungimento di quell'idea -archetipo della donna in cui l'artista riassume una insondabile, primordiale sostanza.

Le opere che la mostra documenta degli anni Quaranta, a parte la densità realistica di alcuni ritratti, sono ben inserite in questo filone tematico che, tuttavia, trova piena espressione nella nutrita serie di tele proposte per gli anni Cinquanta.

Gli anni Sessanta costituiscono comunque il nucleo più cospicuo della rassegna anche perché sono quelli della più ricca evoluzione di Campigli. Per sua stessa ammissione - "Carte segrete", 1967- la donna è diventata la formula «della Madre, dell'Amante, della Regina, dell'Idolo», si è rastremata, sublimata in conchiuse forme geometriche fino a diventare puro segno.

La mostra dispone di un sofisticato apparato multimediale realizzato in collaborazione con Edizioni Multimediali Artel & Orel Interactive; grazie a delle postazioni multimediali il pubblico potrà approfondire la conoscenza dell'artista, visionare una biografia illustrata, una galleria delle opere e dei percorsi interattivi, ascoltare "Scrupoli", il volume autobiografico in cui Massimo Campigli racconta con ironia e poesia il suo percorso artistico, e fruire, infine, di filmati dedicati al maestro ed alla sua pittura.

La mostra resterà aperta al pubblico presso il Palazzo dei Sette tutti i giorni, escluso il lunedì,con il seguente orario: 10.00/13.00 - 17.00/20.00. L'ingresso è libero.

Pubblicato il: 06/06/2003

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