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NOTIZIE CORSIVI

Pubblicata la variante al Piano regolatore approvata il 5 luglio. Si possono produrre le osservazioni

E' un atto importante nella progettazione della città, che coinvolge ambiente, edilizia, viabilità e quindi complessivamente la vita degli orvietani. Le indicazioni per aiutare la conoscenza del documento

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E' stata pubblicata il 7 agosto la Variante al PRG / Parte Strutturale approvata dal Consiglio comunale il 5 luglio. E' un atto importante nella progettazione della città, che coinvolge ambiente, edilizia, viabilità e quindi complessivamente la vita degli orvietani. Ora ci sono settembre ed ottobre per presentare le osservazioni.

Per favorire chi è interessato pubblichiamo di seguito il comunicato del 5 luglio diffuso dall'ufficio stampa del Comune in cui sono dettagliati i contenuti della variante.

Per proporre osservazioni il Comune di Orvieto ha posto a disposizione tutta la documentazione all'indirizzo http://www.comune.orvieto.tr.it//I/389FDD21.htm 

 

Il comunicato del 5 luglio 2007

Adottata la variante al PRG/Strutturale che riconosce al paesaggio il ruolo di "risorsa strategica".

· Tutti i contenuti della variante che stralcia la macroarea per attività estrattive di Benano e limita le attività estrattive nel territorio comunale.

· Votati dal Consiglio Comunale una serie di risoluzioni ed emendamenti. 

 

Nella seduta del 4 luglio 2007 il Consiglio Comunale dopo ampia discussione, ha approvato (13 favorevoli; 3 contrari: Cortoni, Conticelli, Olimpieri; 1 astenuto: Imbastoni), l'adozione della variante al PRG / Parte Strutturale redatta dall'Ufficio comunale del P.R.G., sulla scorta del "Documento Programmatico" approvato il 19 luglio 2006 ai sensi della L.R. 11/2005 della successiva Conferenza di copianificazione e delle consulenze del prof. Giuseppe Capelli e del prof. Roberto Mazza esperti per gli aspetti idrogeologici e della dott.sa Rosanna Ovidi, esperta in materia di aspetti storico archeologici. Con l'adozione della variante al PRG/S, il Consiglio Comunale ha fatto proprio il documento istruttorio redatto dall'Arch. Rocco Olivadese, Responsabile dell'Ufficio P.R.G.

 

Contestualmente il Consiglio Comunale si è espresso su una serie di risoluzioni ed emendamenti:

- unanimità sulla risoluzione del Cons. Conticelli che "impegna la Giunta Comunale a predisporre una soluzione viaria per la mobilità ciclabile per l'area di Orvieto Scalo - Ciconia - Sferracavallo da presentare come osservazioni di iniziativa della Giunta stessa durante la fase di pubblicazione del PRG/S";

- unanimità per la risoluzione del Cons. Cortoni che "impegna la Giunta Comunale a pianificare l'introduzione dei siti di ricezione dell'insediamento di stazioni radio base per i servizi di telefonia e di diffusione radiotelefonica";

- unanimità per la risoluzione dei gruppi di maggioranza che chiede di stralciare dal PRG/S la proposta della rotatoria di Bardano all'altezza del Fosso Romealla ed "impegna il Sindaco, la Giunta e gli uffici competenti, a verificare - tramite uno studio progettuale - la possibilità di un tracciato al di sotto della zona industriale in parallelo alla ferrovia in modo da realizzare un collegamento alla Complanare ed alla strade dei 'cantieri' riportando quanto prima lo studio progettuale all'approvazione del Consiglio Comunale";

- unanimità sulla risoluzione dei gruppi maggioranza  che "impegna il Sindaco, la Giunta e gli Uffici competenti ad inserire nella previsione della parte operativa del PRG, la realizzazione ad Orvieto Scalo, di un sottovia alla ferrovia tra Via Angelo Costanzi e Via Sette Martiri";

- 10 favorevoli; 2 contrari: Conticelli, Cortoni; 4 astenuti: Barbabella, Imbastoni, Federici, Gialletti, alla risoluzione dei gruppi maggioranza che "impegna il Sindaco e la Giunta a procedere tempestivamente allo studio progettuale della variante al tracciato stradale della S.P. dell'Arcone in località 'Case Maggi' in relazione al valore storico, archeologico e paesaggistico del sito, per riproporlo quanto prima al Consiglio Comunale";

- sono stati respinti a maggioranza, cinque emendamenti del Cons. Conticelli finalizzati a cancellare dal PRG/S: la nuova previsione di zona B a ridosso dell'ex sansificio, la nuova previsione di zona B e connessa nuova viabilità in località "La Svolta" di Ciconia; la previsione della costruzione del terzo ponte sul fiume Paglia che dalla Complanare arriva sino alla strada per Corbara e direttamente all'Ospedale, la previsione di una nuova zona F per impianti sportivi a ridosso della strada comunale di Corbara nei pressi del bivio di Osarella e, infine, quella della rotatoria di Bardano, all'altezza del Fosso Romealla per inserire una bretella lineare tra Complanare e nuovo casello nord intesa come prolungamento della complanare stessa. 

 

I contenuti della Variante

· Modifica dei parametri della zona agricola a seguito dell'emanazione delle L.R. 11/2005

Per adeguarli alla legge regionale 11/2005 "Norme in materia di governo del territorio: pianificazione urbanistica comunale", gli indici sono stati trasformati da mc a mq. Ad eccezione della zona E5, gli indici previsti per le diverse zone agricole, sono quelli fissati dalla legge. Ad eccezione della zona E5, è stato previsto un unico indice di edificabilità, nel contempo è resa obbligatoria la predisposizione del Piano di inserimento paesaggistico e la realizzazione di opere di compensazione paesistica. Per la zona E5 sono state riconfermate le quantità già previste convertendole da mc a mq. E' stato modificato esclusivamente il parametro degli annessi da recuperare per la E5b e la normativa degli annessi della E5c, che è stata conformata a quella della zona E5a. Per garantire ulteriormente la partecipazione dei cittadini nelle opere di trasformazione di una certa rilevanza, è prevista, inoltre, la predisposizione di un piano attuativo di iniziativa privata per interventi che prevedono la realizzazione di superfici superiori a 500 mq. Sono stati individuati, infine, gli edifici sparsi in zona agricola, costituenti immobili di interesse storico, architettonico e culturale.

 

· Correzione di errori materiali e/o incongruenze tra parte strutturale e parte operativa che l'ufficio ha riscontrato.

Dal 2000 ad oggi sono stati individuati una serie di errori dovuti: in parte ai software precedentemente utilizzati e in parte alla cartografia, la carta tecnica regionale (scala 1 : 10.000) è aggiornata al 1987;  questi errori, individuati e numerati in apposite planimetrie e riportati in una relazione sono stati risolti eliminando incertezze o ambiguità. Inoltre il PRG è stato completamente ridisegnato, tutte le zone "B" sono state, numerate e per ciascuna è stata evidenziata la sagoma e la superficie prima e dopo le modifiche. Il totale delle zone B, tra quelle stralciate e quelle introdotte, a seguito del ridisegno del piano è pari a 49.063 mq.

 

· Sistema insediativo

A fronte del suddetto credito di zona B, con la variante sono stati introdotti alcuni piccoli completamenti, in zona B e/o C, per circa 7.127 mq. Sono state introdotti, cioè:

- il completamento di una zona B a La Svolta lungo via delle Crete (mq. 1.264 circa);

- il completamento di una zona B a La Svolta tra la nuova variante e gli edifici (mq. 834 circa);

- il completamento di una zona B a ridosso dell'ex Sansificio vicino il Fiume Chiani a Ciconia (mq. 1.380 circa);

- il completamento di una zona B a Ciconia a ridosso di via Azalee (mq. 525 circa);

- il completamento di una zona C a ridosso di via Tirsi a Sferracavallo (mq. 650 circa);

- il completamento di una zona B a Ponte di Ferro (mq. 144 circa);

- il completamento di una zona C a Colonnetta di Prodo (mq. 500 circa);

- il completamento di una zona B a Canale (mq. 1.800 circa).

Per la zona C in località San Giorgio, fermo restando la stessa superficie, è stata prevista una diversa forma e dislocazione. E' prevista cioè, la sua localizzazione nella parte più bassa dell'area, per un migliore inserimento paesaggistico e tale da garantire al tempo stesso, la continuità dell'intera zona "C" retrostante, ad attuazione privata. In questa posizione la zona PEEP, diventerà il "centro" del nuovo ambito, promotore di uno sviluppo armonico tale da favorire tra l'altro il mix sociale e l'integrazione. La scelta va nella direzione di una corretta relazione tra il nuovo insediamento e l'ambiente circostante, edifici con altezze che degradano dal nucleo centrale, verso la parte retrostante; complessivamente una mitigazione degli impatti urbanistici, territoriali e paesaggistici.

A Canale è stata traslata verso l'esterno la zona C in seguito all'introduzione della strada in prosecuzione a via Nettuno.

Infine, nel quartiere di Ciconia, nel vigente PRG, vicino alla scuola materna è prevista una piccola zona "C" per una superficie di circa mq. 4970. L'Amministrazione Comunale al fine di soddisfare, la domanda per la costruzione di un asilo nido nel quartiere e in ragione delle moderne teorie educative che incentivano la costruzione di progetti di "continuità", intende costruire l'asilo nido in contiguità con la scuola materna, nell'ottica di un "centro integrato". Una struttura cioè in cui il tutto è formato di parti tra loro solidali che trovano ragione d'essere nelle relazioni reciproche. A tal fine una parte della zona "C", è stata trasformata parte in zona "S" per la costruzione dell'asilo (circa 1.100 mq.), parte per strade e parcheggi pubblici (circa 570 mq.) e la restante parte (circa 3.300 mq.) è stata destinata a zona "B". 

 

· Sistema della mobilità

Nella variante la questione della mobilità automobilistica, è considerata centrale. È ricorrente, infatti, la richiesta di un adeguamento della rete attuale. La rete della mobilità appare nel suo complesso non inefficiente rispetto alla capacità di garantire una accessibilità diffusa alla città segnata da criticità nei punti di incrocio, intesi sia come nodi di intersezione tra assi viari strategici per i collegamenti tra le diverse parti della città, sia come nodi di interscambio fra forme diverse di trasporto (privato e pubblico).

L'obiettivo della variante è quindi quello di favorire la fluidità della rete viaria e l'evoluzione delle dinamiche di spostamento e sosta secondo strategie e azioni tesa ad aumentare l'accessibilità alla rete nazionale e internazionale (secondo casello); a rendere più agevoli i percorsi di attraversamento della città che attualmente scontano, in alcuni tratti, forti problemi di traffico, intervenendo sulla rete delle infrastrutture e sulle connessioni fra le stesse e a rivedere l'organizzazione delle gerarchie dell'intera rete stradale.

La variante quindi, si prefigge l'obiettivo di costruire delle condizioni per una qualità nell'accessibilità territoriale, puntando su due grandi scelte:

- ribadisce la previsione della "Complanare", in quanto arteria in grado di attrarre su di se quanto più traffico possibile e capace quindi, di migliorare l'accessibilità territoriale, decongestionando dal traffico i quartieri localizzati ai piedi della Rupe con il conseguente incremento della qualità della vita;

- il casello Orvieto nord, per  aumentare l'accessibilità alla viabilità nazionale ed internazionale ed  evitare che una parte del traffico di attraversamento ed penetrazione, gravi sulla viabilità locale.

Per migliorare l'accessibilità urbana prevede, infine:

- la realizzazione di una rotatoria all'altezza del bivio di Corbara e il potenziamento della strada comunale (a Ciconia);

- la realizzazione di una bretella che collega, la S.S. 79 bis e l'ampliamento dell'area industriale;

- la realizzazione del sottopasso in via dei Tigli (a Ciconia);

- rotatoria e variante in località La Svolta;

- la realizzazione della variante, che collega la strada del piano con la complanare e con le provinciali per Allerona e Castel Viscardo (a Sferracavallo);

- la costruzione del terzo ponte sul fiume Paglia, che dalla complanare arriva sino alla strada per Corbara e direttamente all'ospedale;

- il potenziamento della S.S. 205 Amerina dalla rotatoria di Orvieto Scalo sino al confine con il comune di Baschi;

- il potenziamento della S.S. 71 Umbro Casentinese dall'altezza del cimitero sino all'incrocio con la strada che và a Porano;

- il potenziamento della strada comunale di Sugano;

- il potenziamento della strada comunale di Torre San Severo;

- il potenziamento della strada vicinale che collega i comune di Orvieto, Porano e Bagnoreggio;

- la bretella in località "le Conce" (Santomanno);

- la rotatoria di Bardano, all'altezza del fosso Romealla e la bretella di  collegamento con la viabilità dell'area industriale;

- la realizzazione di un breve tratto di strada che congiunge le zone residenziale di Bardano con la strada comunale;

- il potenziamento del sottopasso ferroviario nella zona industriale, e la realizzazione della bretella stradale di collegamento tra le due aree industriali (Bardano/Ponte Giulio),

- la realizzazione della bretella stradale di collegamento tra il casello Orvieto Nord e la provinciale di Castel Viscardo;

- la realizzazione di due brevi tratti stradali a Canale.

Ulteriore forte criticità si ha lungo la provinciale dell'Arcone in località "Case Maggi". Anche in questo caso si dovrà predisporre una variante al tracciato stradale esistente, così da liberare dal traffico le case esistenti. Tenuto conto però dell'alto valore storico, archeologico e paesistico del sito, si dovranno predisporre in tempi brevi i necessari studi di dettaglio e propedeutici alla predisposizione di un progetto che sarà approvato con le procedure semplificate previste dalla L.R. 11/2005.

 

· Sistema produttivo

La scelta della variante punta a rafforzare aree già esistenti in un'ottica ordinata e compatibile. A tale scopo:

- le due zone "F" a Ponte Giulio vengono destinate, così come quelle limitrofe, a zona "D". La pianificazione attuativa potrà individuare delle zone dove localizzare eventuali servizi in grado di produrre economie di agglomerazione;

- a Ciconia, lungo il fosso Fanello, la gran parte dell'area che era destinata a zona F è destinata a zona D (circa 1.6 ha). Una piccola parte di superficie dove è presente un edificio è stata infatti riportata a zona agricola.

E' stata ampliata, inoltre (circa 800 mq.), la zona D sotto l'ospedale, che precedentemente era destinata a zona F. E' stata introdotta, infine, una piccola zona D (circa 3.100 mq.), sotto Rocca Ripesena allo scopo di destinare a fini turistici ricettivi degli immobili già esistenti.

 

· Sistema relazionale

Con la variante al PRG.S, in generale sono state aumentate le superfici destinate a verde, parcheggi, spazi collettivi per circa 33962 mq. Specificatamente:

- vicino la variante della Svolta (mq 750 circa);

- vicino l'ex Sansificio a Ciconia (mq. 1100 mq. circa);

- a Ciconia a ridosso della nuova strada che va all'Ospedale (mq. 2.400 mq. circa);

- a ridosso del nuovo Asilo e vicina a via degli Ippocastani a Ciconia (mq. 2.250 circa);

- vicino alla rotatoria e lungo via Cassino a Orvieto Scalo (mq. 1.592 circa);

- alla Segheria al'inizio di via Della Fornace (3630 mq. circa);

- alla Segheria, sotto il cimitero (mq. 14.870 circa);

- a Canale  tra l'edificato e il cimitero (1.000 mq. circa);

- a Sugano accanto al cimitero (1.820 mq. circa);

- a Bardano tra l'autostrada e la ferrovia vicino il canile (4.550mq. circa)

A Sferracavallo una piccola area lungo via Arno, pari a 1.300 mq. da zona S è stata destinata a verde privato.

La variante intesa come strumento operativo cerca di coinvolgere i soggetti privati rispondano alla domanda sociale, e prevede pertanto per questi ultimi, la possibilità di realizzare parcheggi privati prevedendone uno ad Orvieto Scalo ed uno a Ciconia.

 

· Nuove politiche di valorizzazione dei beni territoriali, la qualità dello sviluppo

L'obiettivo principale è quello di valorizzare il patrimonio ambientale, secondo principi di cura e sostenibilità delle risorse di pregio e insieme di sviluppo e promozione delle attività produttive legate al territorio come le produzioni vinicole e agroalimentari, la bioagricoltura, l'agriturismo, il turismo responsabile.

Si intende cioè:

- promuovere forme di sviluppo sostenibile acuendo la sensibilità di tutti i cittadini verso l'importanza della qualità dell'ambiente, investendo in politiche e strumenti integrati che permettano di incentivare e diffondere pratiche di vita, di produzione e di consumo ambientalmente e socialmente sostenibili;

- definire e sostenere progetti per l'ambiente insieme con altre amministrazioni locali e di concerto con le amministrazioni provinciale e regionale;

- comporre, progettare e promuovere un'immagine del territorio che punti su elementi di attrazione quali: la produzione di qualità, un sistema di ospitalità diffuso che concilia ambiente, semplicità di gestione e costi non elevati, una rete di itinerari culturali diffusi, una offerta di eventi culturali connotati e riconoscibili. In questa ottica si inserisce la realizzazione del Parco Archeologico e Ambientale dell'Orvietano (P.A.A.O.), con il quale si intendono costruire una serie di servizi culturali e turistici per valorizzare e rendere fruibile il patrimonio culturale ed ambientale che caratterizza il territorio, incentivando la sua diversificazione economica, specie verso uno sviluppo turistico fondato su una forte integrazione con le risorse del territorio (storia, natura, cultura locale, paesaggio agrario, enogastronomia). Uno sviluppo turistico in senso ambientale ed ecosostenibile;

- rafforzare il ruolo e la visibilità di alcuni soggetti locali valorizzandone il legame con il territorio e le potenzialità (è il caso dei produttori di vini e di olio), per intenfisicare e valorizzare i riflessi di reciproca visibilità tra istituzioni e produttori, amministrazioni pubbliche e soggetti privati.

A tale scopo - e per assegnare visibilità a tutti i beni culturali e ambientali, diversificare e ampliare le attuali tipologie di frequentazione turistica, potenziando anche le infrastrutture, e per valorizzare le attività compatibili con l'immagine complessiva della città e del territorio - è stato ampliato il Parco Archeologico, ed è stato perimetrato il Parco Culturale.

Una politica attiva del paesaggio cioè, che ricerca un modello diverso di sviluppo e che assegna alle risorse territoriali il ruolo di principale motore dello sviluppo economico locale. Il progetto mette insieme varie amministrazioni, istituzioni locali, associazioni e cittadini che si riconoscono in un'idea di sviluppo compatibile con la tutela e la valorizzazione delle risorse territoriali.

A tal fine, la pianificazione deve connettere efficacemente risorse ed obiettivi, individuando gli strumenti per raggiungere i risultati auspicati anche ricorrendo al partenariato pubblico/privato, affinché dai diversi livelli di governo provengano le risorse necessarie per poter svolgere un'efficace azione di manutenzione, sicurezza e valorizzazione.

La variante riconosce al paesaggio, inteso come risultato dell'interazione nel tempo di elementi naturali ed antropici, il ruolo di "risorsa strategica" per lo sviluppo della città e del territorio, e conseguentemente stabilisce azioni e comportamenti tesi ad assicurare l'equilibrio tra aspetti paesaggistici in senso stretto, ambientali, culturali e storici ed aspetti economici.

L'ampliamento del perimetro "Parco Archeologico" e l'istituzione del "Parco Culturale", è finalizzata quindi, alla costruzione di servizi culturali e turistici per valorizzare e rendere fruibile il patrimonio culturale ed ambientale che definisce questo territorio.

Sulla base di ciò e delle ulteriori verifiche di tipo paesistico, storico archeologico, idrogeologico, è stata stralciata la macroarea per attività di tipo estrattive di Benano, ed è stata inserita una norma che limita le attività estrattive nel territorio comunale, esclusivamente a quelle macroaree che sono già state individuate nel PRG.S ("Vulnerabilità Geomineraria")

Sono state ampliate e/o verificate le zone A:

- della Trinità, per meglio tutelare il bene

- di Benano, erroneamente riportata

- di Sugano, erroneamente riportata.

A Canale, per tutelare la Villa del Valadier, classificata dal precedente PRG in zona B, l'edificio è stata destinato a zona A e il Parco è stato destinato a verde privato. Contemporaneamente è stata introdotta una piccola zona B in prosecuzione a quella già esistente per circa 1.800 mq, a fronte di 5.900 mq. precedentemente previsti.

Per l'area della ex "caserma Piave", il principale fulcro tematico della variante è individuabile nella necessità di garantire il permanere dei valori architettonici e testimoniali, ma anche di mettere in campo previsioni che possano incoraggiare, favorire e/o incentivare la sua piena e completa riqualificazione, intesa come operazione complessa, a cui si applicano tematismi diversi. Innanzitutto, è necessario organizzare il sistema della sosta, tenuto conto del volume di traffico che le nuove funzioni genereranno. A tal fine nella variante, è prevista la possibilità di costruire parcheggi (a raso, interrati e/o seminterrati). Eventuali ampliamenti, per l'adeguamento delle strutture e/o per la realizzazione di un progetto architettonico in linea con i più elevati standard internazionali, se necessari saranno introdotti con le procedure semplificate previste dalla L.R. 11/2005.

 

· Edilizia sanitaria

Il sistema sanitario italiano, come gran parte dei paesi della comunità europea, si trova di fronte a grandi sfide, garantire l'accesso alle cure a tutti i cittadini, assicurare un alto livello di qualità dell'offerta di prestazione sanitarie nel rispetto dei vincoli di sostenibilità economica finanziaria.

I nuovi modelli del cambiamento evidenziano il passaggio dalla centralità dei servizi alla centralità della salute, quale bene pubblico e diritto di ogni individuo da tutelare e promuovere attraverso l'introduzione di nuove modalità di programmazione.

Sfide ambizione, per affrontare le quali si rende necessario un sostanziale cambiamento delle politiche pubbliche rivolte alla salute secondo una logica intersettoriale, caratterizzata da assetti decentrati e da reti integrate con una serie più ampia di attori pubblici, privati e privati no profit.

A tale fine, nella variante sono previsti nuove zone tre F, per attrezzature sanitarie e socio sanitarie, due a Ciconia (San Giorgio mq. 27.109, e Casa Nuove mq. 4.270), ed una a Colonnetta di Prodo (mq.  20.886).

 

· Edilizia cimiteriale

Nella variante, è previsto il potenziamento dei cimiteri frazionali di: San Bartolomeo, Tordimonte, Canale, Prodo, Bardano, Corbara, Rocca Ripesena, Capretta, Torre San Severo, Bagni, Morrano e Sugano.

 

· Edilizia sportiva

E' prevista una zona F per impianti sportivi, ad attuazione pubblica di circa 50.000 mq., lungo la strada comunale di Corbara. L'area limitrofa al quartiere di Ciconia, localizzata oltre la strada per Osarella in un sito caratterizzato da una lieve pendenza è facilmente accessibile e permetterà di completare il sistema delle attrezzature sportive. La zona F, localizzata a poca distanza, destinata con l'attuale variante a zona "D", era piccola per ospitare gli impianti e le necessarie attrezzature a corredo degli stessi.

 

· Tutela ambientale

Per meglio tutelare i fiumi ed i fossi all'interno degli ambiti territoriali urbani, è stata introdotta, una nuova zona urbanistica che norma gli interventi e gli usi ammissibili. E' previsto un nuovo distributore lungo la complanare e sono ne stati reintrodotti due alla Segheria e all'Arcone che, per mero errore non figuravano nella precedente stesura. Inoltre, è stata introdotta una nuova zona F tra la ferrovia e l'autostrada (mq. 16.570), all'altezza della zona industriale per l'ampliamento del vicino canile.

L'autorizzazione per la messa in esercizio di impianti per la produzione di energia con l'utilizzo di fonti rinnovabili è stata subordinata alla predisposizione ed approvazione di uno studio, che dovrà individuare i siti e le tipologie. In sintonia con quanto previsto dalle NTA/Strutturali sono stati rivisti alcuni perimetri delle aree boscate, erroneamente riportati.

E' stato pure rivisitato l'intero articolato delle norme tecniche di attuazione, introducendo nuovi articoli e/o commi e sopprimendo quanto oramai superato in seguito all'approvazione di nuove leggi  o perché non più in linea con le nuove politiche urbanistiche dettate dall'Amministrazione.

 

Pubblicato il: 13/08/2007

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