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Rocca Ripesena. Una giornata di fuoco

Impeganti nello spegnimento delll'incendio che ha divorato 30 ettari e lambito le abitazioni viglili del fuoco, protezione civile, forze dell'ordine. Un aereo e un elicottero. L'incendio si è allargato anche al piano

foto di copertina

di Sara Simonetti

ORVIETO - Trenta ettari di vegetazione divorati dalle fiamme, una macchina e una moto carbonizzate, alcune abitazioni evacuate, due case danneggiate e un'intera popolazione nel panico. Una giornata apocalittica quella di ieri, un vero e proprio inferno di fuoco che ha visto trasformasi in cenere gran parte della campagna, tra vigneti e terreni coltivati, che circonda Sferracavallo, il costone che fiancheggia la frazione di Rocca Ripesena fino ad arrivare a minacciare le immediate vicinanze di Sugano. "Ho visto alcune persone - racconta una testimone - uscire dalle proprie case in lacrime con negli occhi, la paura e la disperazione di poter perdere, nel giro di pochi attimi, le fatiche di un'intera vita". Secondo le ricostruzioni e le testimonianze di chi si è trovato davanti a quell'inferno di fuoco, le fiamme sembra siano state scaturite, intorno a mezzogiorno, dalla linea ferroviaria che affianca la zona industriale di Bardano. Probabilmente una scintilla dovuta all'attrito delle ruote del treno sulle rotaie incandescenti, o, ancora peggio, il mozzicone di una sigaretta imprudentemente gettato dal finestrino di una locomotiva, ha dato adito alle fiamme che, nel giro di pochi minuti, hanno letteralmente cominciato a divorare tutta la campagna circostante. Da lì poi l'inferno è iniziato ad espandersi a macchia d'olio senza sosta oltrepassando anche la strada dell'ex aeroporto dove una casa, per fortuna disabitata, è stata in parte assediata dalle fiamme. In una manciata di secondi il rogo ha raggiunto la vicina cantina della Cardeto, che è stata letteralmente circondata. Il calore sprigionato ha fatto saltare in aria anche qualche bottiglia. La situazione è poi drasticamente peggiorata. Le fiamme dopo aver divorato altri ettari di campo e carbonizzato una macchina, una moto e lambito un'altra abitazione, hanno poi oltrepassato la strada fino ad arrivare a minacciare il distributore di benzina nella vicinanze dell'azienda Itelco. Per sicurezza la strada è stata interrotta al traffico, le vicine abitazioni sono state evacuate e anche la linea lenta dove transitano i treni regionali è stata interrotta per qualche ora per permettere ai vigili del fuoco di domare l'incendio. Una vera e propria task force è stata impegnata nelle operazioni di spegnimento. Circa cinquanta uomini tra polizia, carabinieri, e vigili del fuoco, fino a tarda sera, hanno cercato di sedare l'incendio. In tutto cinque erano le squadre dei pompieri provenienti anche da Terni, Todi, Viterbo ed Amelia. Sul posto anche gli uomini della protezione civile e della comunità montana.  
E' stato necessario l'intervento aereo di due mezzi: un canader e un elicottero che, data la portata dell'incendio, alimentato dal forte vento

che non ha mai smesso di soffiare, hanno effettuato molte operazioni di attingimento dai laghetti artificiali nei pressi della zona industriale di Bardano. Il loro arrivo è stato intorno alle 16.30 quando ormai le fiamme avevano già raggiunto il costone di Rocca Ripesena fino ad arrivare a lambire addirittura gli orti delle abitazioni. Un'apocalisse in piena regola ha segnato la prima domenica d'agosto. L'aria acre e il fumo denso che, nel giro di pochissimi secondi, si sono propagati tutto intorno alla zona, hanno richiamato l'attenzione di curiosi e gente del posto incutendo panico e allarme. Un incendio dalle dimensioni incommensurabili come mai era successo nell'Orvietano e che, nuovamente, ha messo in luce una grave carenza nell'organico dei vigili del fuoco di Orvieto.  

Pubblicato il: 06/08/2007

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