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La lunga noiosa estate di Ciconia

Tutti concordano sulla necessità di accendere le estati, incrementando le iniziative, magari con un bel cinema sotto le stelle. E poi una piscina all'aperto dove trascorrere qualche giornata, almeno nei tre mesi estivi

foto di copertina

Sara Simonetti

ORVIETO - Estate triste, anzi, tristissima e per di più senza nemmeno una piscina all'aperto dove potersi rinfrescare o un bel film da vedere sotto le stelle. Un unico grande monito quello lanciato dagli abitanti di Ciconia ai quali proprio non va giù il fatto che ad Orvieto e, soprattutto, in tutto l'anello periferico della Rupe, non ci sia traccia di una piscina all'aperto nemmeno a pagarla oro. Che si tratti di giovani, donne con bambini o anziani, non fa differenza. Tutti concordano sulla necessità di accendere le estati, non solo, implementando le iniziative, magari con un bel cinema sotto le stelle, ma magari realizzando una piscina all'aperto dove trascorrere qualche giornata, almeno nei tre mesi estivi.


Irene Gentileschi

"Ogni estate che passa è sempre più triste - afferma la ventiduenne Irene Gentileschi - anche avere una piscina dove trascorrere i pomeriggi sarebbe, soprattutto per noi giovani, un modo per divertirci senza essere costretti, ogni volta, a spostarci nel Viterbese o nel Perugino per poterci svagare". Orvieto e suburbio, quindi, sembrano offrire poco o niente sia a giovani che meno giovani, ogni anno, alle prese con estati sempre più noiose e sempre meno frizzanti.

"Per noi anziani - dice Laura Laureti, pensionata - rispetto ai giovani, forse, la situazione è un po' migliore. Noi non chiediamo grandi cose, ci bastano i centri di aggregazione che abbiamo a disposizione". Ma una cosa sulla quale, in particolare i più anziani, hanno posto l'accento sono i collegamenti un po' troppo sporadici del trasporto pubblico. "Ogni volta - aggiunge Laura - siamo costretti ad aspettare anche delle mezzore prima di vedere arrivare un pulmino. Il trasporto pubblico andrebbe potenziato". La piscina non è però l'unica mancanza lamentata dalla popolazione. In estate, più che mai, quello di cui ci sarebbe bisogno è un bel cinema all'aperto con le visioni programmate di film un po' per tutti i gusti.

 

Cesira Pomponi

"Fino all'anno scorso -commenta Cesira Pimponi, altra pensionata residente a Ciconia - lo facevano all'Arena Cornelio ad Orvieto, quest'anno non fanno più nemmeno quello. E' un'estate decisamente triste".


Sabrina Ferri

Anche Sabrina Ferri sembra pensarla allo stesso modo. "I mesi estivi bisognerebbe passarli altrove - afferma - non c'è una piscina, non ci sono chiostri all'aperto dove passare qualche ora in compagnia e nemmeno spazi gioco per i bambini. Anzi quei pochi che ci sono, sono decisamente troppo poco curati".

Fiorella Schiavo, Serenella Pettinacci e Fabiola Nicol

Ad aggiungersi al coro, ormai rassegnato, sono anche Fiorella Schiavo, Serenella Pettinacci e Fabiola Nicol che, lavorando in un negozio di parrucchiera e parlando ogni giorno con la gente, conoscono alla perfezione quali sono i problemi del paese. "Ciconia è diventato un paese dormitorio - commentano all'unisono - dove non ci sono né divertimenti né strutture dove potersi ritrovare, soprattutto nei periodi estivi. Quello che manca di più è una piscina pubblica all'aperto. Non è possibile che un paese come il nostro ne sia sprovvisto".

A spezzare una lancia a favore, invece, sono Romano Provenzani e Sergio Maiolini. "Non potremmo chiedere nulla di più all'Amministrazione - sottolineano - qui a Ciconia non manca nulla, abbiamo a disposizione qualsiasi tipo di servizio, sia d'estate che d'inverno".

Pubblicato il: 03/08/2007

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