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Incendi. Non c'è tregua

Dopo Montegabbione, ieri tra Allerona e Fabro decine di ettari in fiamme

ORVIETO - Non c'è tregua nell'Orvietano sul fronte incendi.  Dopo il terribile rogo che nel pomeriggio di lunedì ha bruciato settanta ettari di boschi nelle campagne di Montegabbione, quasi altrettanti sono andati in fumo ieri pomeriggio tra Allerona e Fabro.  

Un ampio fronte, inizialmente apertosi nelle zone isolate di località Ritorto, nel Comune di Allerona, è stato alimentato dal forte vento che per l'intera giornata ha battuto l'Orvietano, facendo propagare le fiamme oltre il canalone che riga il territorio in quel punto, in direzione di Fabro.  Sul posto sono rimaste impegnate fino a tarda sera le squadre di vigili del fuoco, comunità montana, forestale e molti volontari del luogo che hanno dato il loro contributo con ruspe e mezzi agricoli nel tentativo di spegnere anche con la terra le fiamme.  Si è evitato l'intervento di un elicottero, con mezza Italia in preda alle fiamme, solo perché nella zona non insistono abitazioni.  Le fiamme sono tuttavia arrivate a lambire anche le rotaie della ferrovia lenta.  Una quarantina complessivamente gli ettari di verde andato distrutto.  Le cause dell'incendio scoppiato in una zona assolutamente isolata restano in corso di accertamento. 

Nel pomeriggio un altro focolaio si era sviluppato in un campo di grano laterale alla provinciale tra Castel Giorgio e Acquapendente.  E' stato circoscritto grazie all'intervento della protezione civile di Acquapendente e alcuni volontari intervenuti anche con le ruspe.  La situazione d'emergenza (con l'organico dei vigili di Orvieto ridotto all'osso che anche lunedì ha richiesto l'intervento di una squadra da Terni per un incendio scoppiato in concomitanza con quello di Montegabbione), ha richiesto ieri l'insediamento di un presidio composto da cinque uomini e due mezzi della protezione civile presso la caserma di Orvieto dei vigili del fuoco per fronteggiare eventuali ulteriori allarmi.

Pubblicato il: 25/07/2007

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