Conferenza di fine anno della Giunta. Il 2002 è stato un anno importante e per molti aspetti faticoso.
Ieri la Giunta Comunale di Orvieto ha tracciato il bilancio politico-amministrativo di un anno di vita istituzionale, da cui emergono le tre principali questioni che caratterizzerannol-ultima parte della consiliatura.
Cronaca
di Redazione
Si è svolta ieri mattina, presso la Sala consiliare di Palazzo dei Sette, la tradizionale Conferenza Stampa di fine anno dell'Amministrazione comunale, nella quale il sindaco, Stefano Cimicchi e gli assessori hanno tracciato il bilancio politico- amministrativo dell'anno 2002.
In particolare, il Sindaco ha sottolineato che «Il 2002 è stato un anno importante e per molti aspetti faticoso. Dal punto di vista degli interventi infrastrutturali è un anno che si chiude con l'approvazione, nell'ambito del piano regionale delle infrastrutture viarie, del finanziamento del primo stralcio della complanare per un importo di circa 13 milioni di euro, di cui cominceranno i lavori per il collegamento tra l'autostrada e Ciconia nord agli inizi del 2003.
I punti salienti dell'attività del prossimo anno saranno:
1) la ridefinizione di alcuni aspetti del PRG orientati al rispetto del Parco dei bacini idrografici e al Parco archeologico;
2) Entro il mese di gennaio 2003, verrà presentato al Consiglio comunale il primo documento sul futuro delle caserme. Sarà un dibattito di ampio respiro che interesserà tutti i cittadini e le categorie sociali di Orvieto ma anche molti altri soggetti amici della nostra città, perché sul futuro delle ex caserme si gioca una parte importante del futuro di Orvieto;
3) il 2002 è stato un anno faticoso dove sono emersi pregi e difetti del quadro politico locale, dove la maggioranza, talvolta, è stata messa alla prova da tutta una serie di questioni ed azioni anche strumentali, messe in atto dalla minoranza, riuscendo però a confermare, con i fatti, grande compattezza e pieno rispetto del programma di governo con il quale ci siamo presentati alla guida amministrativa di questa città e dal quale non ci siamo discostati neanche di una virgola».
«L'anno 2002 ha visto rafforzarsi ulteriormente - ha aggiunto Cimicchi - l'appeal esterno della nostra città e del nostro territorio come risulta anche dal rapporto 2002 del Censis che approfondisce l'esperienza delle cittàslow. Il successo dell'attività in questo senso è sotto gli occhi di tutti. Naturalmente però ci sono luci ed ombre: se da un lato c'è il difficile processo di ripresa della azienda Itelco, dall'altro Orvieto si riafferma come vetrina scientifica, avviando a partire dal 2003, la sperimentazione del digitale terrestre da parte di OrvietoLab».
«Il 2002 - ha proseguito il Sindaco, Cimicchi - è stato un anno faticoso anche per la perdita di persone care e qualificate quali il Direttore di Orvieto Promotion, Alfredo Maggioni; in quest'ultimo scorcio di tempo il 2002 è stato poi l'anno il cui si è manifestato in maniera forte il fenomeno del consumo e spaccio di varie droghe. Questa cosa, come abbiamo già avuto modo di osservare nei giorni scorsi, ci deve far riflettere senza nascondere la testa sotto la sabbia. Il malessere è profondo, il fenomeno del disagio giovanile è molto complesso ed investe il rapporto giovani/famiglia, giovani/città, giovani/scuola, giovani/sport. In realtà la società non ha affinato strumenti per affrontare il problema.
C'è dunque bisogno di una riflessione attenta: in questa vicenda ci siamo caduti dentro in modo fin troppo clamoroso ma non poteva essere diversamente. È una pagina dolorosa ma che doveva essere aperta, altrimenti avremmo sbagliato ancora, dimostrando di tollerare quanto accadeva. Apprezziamo il lavoro delle Forze dell'ordine e invitiamo tutti a trasformare questa vicenda dolorosa in una esperienza di riflessione ed azione positiva, come emerge dai risultati dei centri di aggregazione giovanile".
«I prossimi 480 giorni prima della scadenza dell'attuale mandato amministrativo - ha aggiunto il Sindaco - inizieranno entro il primo trimestre del 2003, con la definizione del rapporto tra il Comune e i Comuni del bacino e la Società SAO, ovvero con la creazione della società mista. Si chiuderà un'altra partita dei diversi tasselli sinora composti intorno alla questione della gestione del sistema rifiuti, accanto alla tariffa unica, alla funzione dell'ATO e al ruolo dell'impianto di smaltimento di Orvieto come impianto di valenza regionale e di produzione di compost di qualità. Del resto il ritardo nell'attuazione del piano dei rifiuti non è dipeso da noi. Sulla questione della discarica di tipo 2B per i rifiuti speciali, poi, la questione è ormai superata dalla direttiva CEE 19/99/31 che elimina ben quattordici categorie di definizione del rifiuto, elevando il livello di specializzazione di tutti gli impianti di smaltimento ove è ormai vietato mandare a dimora il rifiuto tal quale.
La ridefinizione dei territori e bacini di smaltimento verrà perseguita fino in fondo mentre il conferimento dei rifiuti provenienti dalla Campania sarà solo una valvola di sicurezza che tutelerà la funzionalità del nostro impianto per i primi tre mesi del 2003, quando cioè dovrebbero andare a compimento i suddetti processi e quando altre questioni come il cambiamento della TARSU in tariffa, avranno completato la loro evoluzione. La chiusura di questa importante partita la sento come un impegno morale mio personale e dell'intera Giunta comunale.
Il Comune di Orvieto è in fase di forte crescita: sono stati realizzati e verranno ulteriormente gestiti notevoli volumi di interventi e di investimenti che ci vedono presenti come Ente locale con cantieri aperti in tutti quartieri della città».
«Orvieto si è candidata ad essere città del benessere - ha concluso il Sindaco - ebbene, la questione della gestione del sistema dei rifiuti e la questione del fenomeno sociale della droga non sono concetti in conflitto con quel principio: il raggiungimento della qualità deve essere conciliato con una società problematica. Sarebbe sbagliato dirci le bugie sulla droga e sarebbe un grave errore non essere in grado di gestire il sistema dei rifiuti. Esprimere qualità non significa fare una città finta, ma una città vera».
Pubblicato il: 22/12/2002