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Spara al fratello durante una lite

Arrestato operaio 51enne di Castel Viscardo. nel mezzo di una discussione con i suoi due fratelli, per futili motivi, ha imbracciato il fucile e ha premuto il grilletto contro il fratello più giovane mancandolo per un pelo

CASTEL VISCARDO - Spara al fratello durante una lite, arrestato operaio 51enne di Castel Viscardo.  Si è sfiorata la tragedia nella tarda serata di mercoledì nel paese dell'Orvietano dove C. Z. - queste le iniziali dell'operaio originario del Viterbese ma da anni residente a Castel Viscardo (dove vive insieme alla famiglia) - nel mezzo di una discussione con i suoi due fratelli, per futili motivi, ha imbracciato il fucile e ha premuto il grilletto contro il fratello più giovane mancandolo per un pelo.  "Vattene altrimenti sparo anche a te" avrebbe anche aggiunto l'operaio, rivolgendosi al fratello maggiore, dopo aver esploso il colpo.  

 

Il fatto è avvenuto a Castel Viscardo mercoledì sera intorno alle 22, presso l'abitazione dell'operaio dove i due fratelli dell'uomo - 53 anni uno e 41 l'altro - dal vicino Viterbese, si stavano recando per discutere sulla divisione di alcune spese familiari. Poche centinaia di euro, che però forse si sono sommate a incomprensioni e disaccordi covati a lungo e sono sfociate nell'insensato gesto.  Adesso l'uomo, incensurato, è rinchiuso in via Roma con l'accusa di tentato omicidio.  "Mica volevo ucciderlo" ha detto l'operaio stupito di fronte ai carabinieri che sono andati a prelevarlo la notte stessa nella sua abitazione nel paese di Castel Viscardo. 

 

Secondo la versione dei fratelli, che subito dopo i fatti sono corsi in caserma a denunciare l'accaduto, l'operaio non li avrebbe neanche fatti entrare in casa.  La violenta discussione, che nel giro di pochi minuti ha messo in allarme un intero paese, sarebbe scoppiata, insomma, a distanza: il 51enne affacciato alla finestra e i fratelli sotto casa che volevano riprendere il discorso delle spese da affrontare.  

 

Nel tentativo esasperato di cacciarli, poi, l'operaio avrebbe perso la ragione, messo in spalla il fucile da caccia caricato a pallini e sparato verso il fratello minore, intimando ad entrambi di andarsene.  Fortunatamente la rosata dei pallini non ha colpito neanche di striscio il 41enne che, però, insieme al fratello non ha esitato un attimo a denunciare il consanguineo.  L'operaio non sembra al momento rendersi conto della gravità del gesto, anche perché continua a ribadire candidamente che non era assolutamente sua intenzione uccidere nessuno.  Attualmente si trova, comunque, dietro le sbarre per ordinanza del gip emessa su richiesta del sostituto Anna Lisa Giusti.  Il pm ha anche disposto il sequestro dell'arma.  

 

La vicenda ricorda da vicino quella che un paio di anni fa, nelle campagne di Corbara, ha visto protagonisti un 87enne di Ciconia che, alle prese con una serie infinita di liti con la nipote e il fidanzato di lei, una mattina, anche lui, ha imbracciato il fucile e sparato verso l'uomo. In quel caso le conseguenze erano state anche più gravi, perché il fidanzato della ragazza venne colpito alle spalle e alle braccia con una rosata di pallini.  Pure allora, come nei fatti di mercoledì sera, il pensionato, sotto choc, disse che voleva solo spaventare l'uomo.  Comunque siano andate le cose, in entrambi i casi si tratta, almeno per il momento, di tentato omicidio.  Al pensionato di Ciconia era andata tutto sommato meglio perché, vista l'età avanzata, si salvò dal carcere e venne soltanto denunciato a piede libero.

 

Pubblicato il: 20/07/2007

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