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Caccia. Accordo tra Lazio ed Umbria

Pelini: "consente maggiori prospettive per la mobilità venatoria sia per Terni che per l'Umbria e s'inserisce nel solco della costruzione di un calendario venatorio omogeneo tra le regioni del centro Italia"

L'intesa siglata dalla Regione Umbria con il Lazio è positiva perché consente maggiori prospettive per la mobilità venatoria sia per Terni che per l'Umbria e s'inserisce nel solco della costruzione di un calendario venatorio omogeneo tra le regioni del centro Italia". Lo ha detto ieri l'assessore provinciale alla Caccia, Gianni Pelini, commentando favorevolmente l'accordo stipulato ieri tra le due Regioni in vista della prossima apertura di settembre. "Il lavoro svolto dall'assessore regionale Lamberto Bottini - ha aggiunto Pelini - verrà proseguito dalle province umbre che dovranno ora attuare l'accordo interregionale, tenendo conto, nella definizione del numero dei posti con la teleprenotazione per la migratoria, delle effettive disponibilità ed esigenze delle province limitrofe". Da giovedì prossimo l'assessorato alla Caccia inizierà una serie di incontri incentrati sulle politiche venatorie e sull'inizio della prossima stagione. Il 19 luglio l'assessore Pelini andrà nel Lazio ad incontrare la Provincia di Viterbo, il 26 a Palazzo Bazzani riceverà la Provincia di Rieti, mentre il giorno successivo, alle 9,00, Pelini ha convocato le associazioni venatorie per discutere degli incontri precedenti e dell'attuazione del Piano faunistico provinciale. "Si sta inoltre lavorando celermente - ha concluso Pelini - per applicare completamente il nuovo regolamento sulla caccia al cinghiale la cui apertura è prevista per ottobre".   

Pubblicato il: 18/07/2007

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