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La Lorenzetti 'congela' la complanare, le categorie insorgono

Ad essere furiose per il sorpasso che il casello ha fatto nei confronti del secondo stralcio dell'arteria sono in particolare Cna e Confesercenti. Confcommercio: "è un opera strategica, i fondi vanno trovati". E Perali (Assocommercio) gioisce

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di Stefania Tomba

ORVIETO - La Lorenzetti "congela" la complanare, le categorie insorgono. Ad essere furiose per il sorpasso che il casello ha fatto nei confronti del secondo stralcio dell'arteria (per cui adesso non ci sono assicurazioni di alcun genere da parte della Regione), sono in particolare Cna e Confesercenti.

"Terminare la complanare è la vera priorità - chiarisce il presidente Cna Orvieto, Fabrizio Trequattrini - è quello che abbiamo sempre sostenuto e continuiamo a sostenere. Anzi, la richiesta che avevamo recentemente avviato, d'intesa con le altre associazioni, in primis con Confindustria, era di procedere in tempi rapidi alla progettazione definitiva. Il casello Orvieto nord, importante per il collegamento con il Medio Orvietano e la Bassa Toscana, è per noi un optional. Mentre è la complanare la soluzione per l'accesso all'area industriale. Per altro occorre arrivare in tempi brevi anche alla soluzione per innestare il primo stralcio della complanare con la variantina rispetto a cui la complanare termina 700 metri prima".

Alla notizia del via libera al casello, Trequattrini ha storto il naso anche per un altro motivo. "Il primo effetto è che si stanno allungando i tempi per l'esproprio in corso per l'ampliamento della zona industriale di Bardano - commenta Trequattrini - in quanto i magistrati che hanno in mano il ricorso, stanno prendendo altro tempo per rivalutare i prezzi dei terreni in funzione della futura presenza del casello". 

"Abbiamo perso dieci anni - tuona amareggiato Sandro Gulino di Confesercenti - a quest'ora la complanare era già fatta e invece assistiamo adesso addirittura ad un clamoroso passo indietro. Chi glielo va a dire ai commercianti che gravitano attorno al casello sud, chi sarà responsabile delle perdite cui andranno incontro?".

Critico anche Giuseppe Santi di Confcommercio. "E' naturale che accogliamo con favore il via libera al secondo casello - dice - ma esso non può andare a detrimento della complanare, l'opera è strategica e per questo non ci può arrendere di fronte all'endemica carenza di fondi. Occorre trovarli - suggerisce Santi, rivolgendosi ai vertici comunali e regionali - attraverso i fondi strutturali europei o se necessario utilizzando i nuovi strumenti che la finanza innovativa mette a disposizione o ancora, perché no, con l'emissione di boc".

L'unico a gioire incondizionatamente è Carlo Perali, di Assocommercio. "Si tratta di una nostra doppia vittoria - afferma - perché quando per primi, nel 2003, lanciammo la proposta del casello, criticando la complanare come un'opera inutile e costosa, ci tacciarono di voler intraprendere una battaglia di retroguardia. Adesso invece, dopo il sì espresso dalla Lorenzetti, sono tutti concordi sulla bontà di quella operazione, altrimenti considerata di riserva. La soddisfazione maggiore però, viene dallo schiaffo assestato al gruppo interasocciativo, il quale, oltre che rendersi responsabile del nostro allontanamento dal tavolo di concertazione, sosteneva la realizzazione della complanare a dispetto del casello".

L'amministrazione, dal canto suo, ha sempre sostenuto la priorità della complanare rispetto al casello, verso il quale pure non aveva preclusioni di sorta, purché non mettesse a rischio la fattibilità dell'arteria.  Sulla vicenda però adesso è calato un imbarazzato silenzio.

 

Pubblicato il: 17/07/2007

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