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Il casello Orvieto nord è cosa fatta, la complanare può attendere

E' questo che ha largamente lasciato intendere il presidente Maria Rita Lorenzetti ieri sulla Rupe per fare il punto sulle tematiche aperte tra Comune e Regione.  Il quadro che ne esce è luci è ombre....

foto di copertina

di Stefania Tomba

 

ORVIETO - Il casello Orvieto nord è praticamente cosa fatta, il secondo stralcio della complanare può attendere.  E' questo che ha largamente lasciato intendere il presidente Maria Rita Lorenzetti ieri sulla Rupe per fare il punto sulle tematiche aperte tra Comune e Regione.  Il quadro che ne esce è luci è ombre.  

 

Le novità più interessanti emergono, appunto, sulla viabilità.  Dove pare ormai certa la realizzazione del secondo casello.  Il vicepresidente della Provincia, Loriana Stella nel suo intervento ha detto che addirittura "prima di settembre potrebbe essere pronto il protocollo d'intesa" e che "si sta passando alla progettazine definitiva".  

 

E' quanto ha ribadito anche la Lorenzetti, glissando però clamorosamente sul finanziamento del secondo stralcio della complanare.  Insomma, quello che il Comune temeva, ovvero che i due progetti potessero rischiare di diventare alternativi si sarebbe tradotto in realtà.  

 

Le buone notizie, invece, arrivano per la "variantina" di Sferracavallo che il governatore dell'Umbria considera "già nelle progettualità finanziarie della Regione".  Si tratta di tre milioni di euro di cui si faranno carico in compartecipazione Provincia e Regione. Ma sempre nel quadro di luci e ombre, al buio resta il quartiere di Ciconia, sesto in graduatoria per il finanziamento del contratto di quartiere, così che "non rientrerà - ha detto il presidente - neanche nell'ulteriore stanziamento del Governo". 

 

Confermati gli impegni sugli immobili del centro storico e non solo da destinare alla rete sociale - Piccolomini, palazzo della Salute nell'ex Mensa, centro diurno nell'ex Pediatria (il Comune si è aggiudicato la prelazione sull'acquisto) - e all'edilizia popolare (ex Inaim).  Su quest'ultimo punto la Lorenzetti ha ricordato però che Ater o Comune devono entrare in possesso del bene.  Infine, l'Ato rifiuti. "Quella di Orvieto è la migliore discarica regionale e non solo" ha detto la Lorenzetti nel tracciare il quadro in cui dovrà muoversi la politica regionale dei rifiuti che ruoterà attorno a due inceneritori (Terni e uno più piccolo nel Perugino) e una discarica (Orvieto). E un obiettivo: quello di "spingere perché ci sia il massimo della raccolta differenziata".  "L'Ato vediamo di farlo funzionare" ha voluto anche ribadire. 

 

Franca e aperta al confronto come sempre la Lorenzetti (una "presidente di campagna" come ha voluto definirsi) non si è sottratta a nessuno degli argomenti di interesse locale che le sono stati sollecitati dai numerosi interventi.  Un fuoco di fila aperto dal sindaco Mocio e proseguito dagli di interventi di capigruppo di maggioranza, segretari di partito, fino al vicesindaco e alla vicepresidente della Provincia. Macroscopico neo nella giornata l'arrivo di Conticelli al termine dell'incontro "spaesato" di fronte alla sala gremita, perché alla minoranza dell'arrivo della Lorenzetti sulla Rupe nessuno aveva detto niente. 

Pubblicato il: 12/07/2007

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