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Rifiuti campani, undici rinvii a giudizio

Nessuna sorpresa ieri mattina alla lettura dell'ordinanza a firma del gup Silverio Tafuro: il giudice, accogliendo le richieste del capo della procura Calogero Ferrotti, ha disposto il processo per tutti gli indagati nell'inchiesta sul presunto traffico di rifiuti provenienti dalla Campania

ORVIETO - Rifiuti campani, undici rinvii a giudizio.  Nessuna sorpresa ieri mattina alla lettura dell'ordinanza a firma del gup Silverio Tafuro: il giudice, accogliendo le richieste del capo della procura Calogero Ferrotti, ha disposto il processo per tutti gli indagati nell'inchiesta sul presunto traffico di rifiuti provenienti dalla Campania.  I reati sono gli stessi contestati dall'accusa e vanno dall'abuso d'ufficio, al falso, alla violazione del decreto Ronchi.  

 

Alla prima udienza, già fissata di fronte al collegio per il prossimo 13 dicembre, dovranno, dunque, comparire in aula: l'ex assessore regionale all'ambiente, Danilo Monelli, l'ex sindaco, Stefano Cimicchi, i dirigenti Sao, Sante Agarini, Giorgio Custodi, Francesco Ansuini, Antonio Fabrizi e Roberto Piermatti, l'ex dirigente delle politiche ambientali della Regione, Mario Valentini, l'ingegnere capo del Comune, Mario Angelo Mazzi, il presidente del consorzio napoletano dei rifiuti, Mimmo Pinto e l'ex commissario per la Campania, Giulio Facchi.

 

Il pubblico ministero, insoddisfatto della data troppo avanti nel tempo per l'inizio del processo, ha già annunciato che chiederà un'anticipazione.  Intanto il giudice Tafuro ha provveduto a fissare un'altra udienza tra due settimane (il 24 luglio) per la formazione del fascicolo del dibattimento. 

 

L'inchiesta, condotta dalle fiamme gialle di Orvieto sotto il coordinamento della procura, era partita nel 2003 ed era culminata nell'aprile del 2004 con il sequestro della discarica de Le Crete. 

Pubblicato il: 13/07/2007

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