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Compatibilità o incompatibilità? soffia vento di bufera sulle nomine delle partecipate

Fabrizio Cortoni chiede di verificare l'attinenza delle nomine con i criteri indicati dal sindaco stesso negli indirizzi approvati dal Consiglio comunale ad inizio mandato

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ORVIETO - Compatibilità o incompatibilità, soffia vento di bufera sulle nomine delle partecipate. Al punto che adesso c'è chi vuol far chiarezza in sede istituzionale e, sull'argomento, chiede la convocazione della commissione di Controllo e garanzia. E' il consigliere di AltraCittà, Fabrizio Cortoni. "Le voci che si rincorrono sono tante - dice Cortoni - per questo credo sia opportuno, visto che c'è, utilizzare una sede istituzionale per verificare l'attinenza dei criteri di nomina del sindaco e sgomberare così il campo dalle voci, qualora esse si rivelassero infondate".

Cortoni fa riferimento alla recente nomina in seno all'Atc che ha fatto gridare alla "parentopoli" la Cdl, ma anche alla presidenza di Rpo, e più in generale a tutte le recenti nomine delle partecipate fatte da Mocio, nessuna esclusa.

Quello che è da verificare, in sostanza, è l'aderenza delle scelte con i criteri indicati dal sindaco stesso negli indirizzi sulle nomine approvati dal Consiglio comunale ad inizio mandato (seduta del 2 luglio 2004). Tra questi: l'appartenenza alla comunità orvietana, la comprovata capacità e le conoscenze specifiche per il settore di rappresentanza, il possesso dei requisiti per l'eleggibilità a consigliere comunale e la garanzia di rappresentanza della minoranza consiliare.

Intanto, sulla nomina nell'Atc che sta facendo gridare tanti allo scandalo non si esprimono i Ds. "Non siamo stati consultati e non abbiamo nulla da dire" si è limitato a commentare il segretario comunale Trappolino. Ben sapendo, però, che di metodi si dovrà pur parlare nel costituendo partito democratico.

Pubblicato il: 27/06/2007

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