Archivio Orvietosi Archivio anni 2002-2012: NOTIZIE
NOTIZIE CORSIVI

Bella notte, la notte di San Giovanni al San Giovanni

Successo dell'iniziativa al Palazzo del Gusto

foto di copertina

E.T. 

 

Nella terrazzina del Chiostro di San Giovanni si è consumata una bella serata di amicizia nel rispetto della tradizione locale, che vuole la notte fra il 23 ed il 24 giugno dedicata a San Giovanni, tra simbologia e mitologia, credenze popolari e culti contadini. Nella notte di mezza estate, secondo la più antica tradizione, la luna ed il sole, forze cosmiche primarie, si sfiorano per inondare la terra di tale e tanta energia da farne l'apice della maturazione dell'anno. L'associazione Orvieto Medioevo, la condotta Slow Food di Orvieto e la società Itinera hanno così ristabilito un costume che era molto in voga nelle famiglie di qualche lustro fa, e che concretizzava l'umana richiesta di fecondità con la realizzazione della cosiddetta "acqua purificatrice di San Giovanni": in un catino di coccio, acqua fresca veniva aromatizzata da boccioli di rosa, petali di fiori in piena apertura, rametti di lavanda, foglie d'alloro e di altri alberi profumati, fette di limone Questi vigorosi aromi naturali conferiscono all'acqua di San Giovanni una gradevolissima e caratteristica nota olfattiva, e cospargendosi il volto con essa l'uomo attinge alla natura ed ai suoi potenti principi vitali. Il dottor Piergiorgio Oliveti, direttore del Palazzo del Gusto, ha preparato un semplice menù, sempre richiamandosi alla stretta tradizione di cui è tenace depositaria, assieme ad altre valorose donne, Nicoletta De Angelis dell'associazione Orvieto Medioevo: lumache provenienti da un allevamento biologico dei dintorni e cucinate in umido con mille erbette aromatiche, servite insieme a lumachelle di forno, con pancetta e formaggio; ed il vino delle grandi occasioni è stato offerto dalla Cantina Monrubio. Il clima festoso e positivo della serata di San Giovanni è stato rafforzato anche dalla bella musica di Fernando Maiotti "Pioggia" al mandolino e del maestro Riccardo Cambri al pianoforte, che con alcuni vecchi brani degli anni quaranta e cinquanta hanno saputo ricreare un'atmosfera d'altri tempi, invogliando anche i tanti che hanno approfittato di questa iniziativa a muoversi e a danzare a passo di swing e beguine.

 

Pubblicato il: 26/06/2007

Torna alle notizie...