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Desideri inconfessabili. Orvieto città della mondezza e della cultura

La mondezza puzza e più ci si sventola sopra più l'acre puzzo si diffonde. L'assessore Desideri, smorzata la polemica, che normalmente, così va il mondo, dura finché qualcuna la tiene desta, ha pensato di ravvivarla un po' (nella foto l'assessore Desideri

Cronaca

di Dante Freddi

La mondezza puzza, scrivemmo tempo fa. E più ci si sventola sopra più l'acre puzzo si diffonde.

L'assessore Desideri, smorzata la polemica, che normalmente, così va il mondo, dura finché qualcuna la tiene desta, ha pensato di ravvivarla un po' e ne "Il foglio dei riformisti", distribuito in questi giorni nelle case dell'Orvietano, si è sperticato in una difesa ad oltranza dell'"operazione Campania" e di Danilo Monelli, assessore regionale preso di mira nella confusione della zuffa.

Desideri è ottimista e ci invita a vedere il bicchiere mezzo pieno. Quindi la mondezza campana può divenire un'opportunità, per ricavare risorse da destinare a proficui investimenti. Non proprio un business, ma un "affaretto" occasionale certamente utile.

Dato che, secondo il ragionamento di Desideri, l'operazione non presenta alcun lato negativo per Orvieto, non vediamo perché non coltivare questa remunerativa attività con maggiore convinzione e continuità, evitando che altri si tuffino nell'"affaretto" nostro.

Perché no!? forse perché non è coerente con l'immagine turistico-culturale della città? basterebbe non farlo sapere troppo in giro, non scriverlo sui dépliants turistici, e il fatto non esisterebbe, dato che non ha controindicazioni né visibili né invisibili. In più le "eco-balle", pur soggette a duplice interpretazione, possiedono una carica semantica ed onomatopeica che le distingue chiaramente dalla "unta" mondezza e sono molto più accettabili.

"Pecunia non olet" e dato che non "olet" neppure la mondezza di Desideri, tutti contenti e ricchi.

Non vorremmo però che quella discarica alle "Crete" si riempisse anche grazie alle 20.000 tonnellate campane e domani ci trovassimo a pagare per far accogliere i nostri rifiuti. Ma è anche vero che in politica "domani" è molto più lontano che nella vita mortale e generalmente riguarda altri. .

Segue il teorema Desideri per intero, da "Il foglio dei riformisti".

Torna l'emergenza rifiuti in Campania e ancora una volta Orvieto è pronta, in nome del federalismo solidale, ad accogliere le richieste di aiuto provenienti dalla Campania. Così arriveranno alla discarica "Le Crete" circa 20mila tonnellate di eco-balle. Certamente non è mai una buona notizia quella del ritrovarsi "discarica" di altri ma bisogna cogliere le opportunità, guardare al bicchiere mezzo pieno piuttosto che mezzo vuoto. Ma cosa cambia per Orvieto? Ben poco, anzi c'è qualche vantaggio. 1. Sicuramente non è un business ma un' operazione remunerativa che permetterà all'Amministrazione comunale di reperire nuove risorse per opere pubbliche. 2. Non c'è un aumento dell'inquinamento, perché i rifiuti arrivano già trattati, quindi quello ecologico è un non-problema, soprattutto perché il Comune ha sempre vigilato affinché tutto avvenga secondo le normative vigenti in materia
ambientale. Dispiace, dunque, assistere ad una polemica politica che va oltre la normale dialettica fra le parti. Dispiace soprattutto dover assistere all'attacco frontale all'Assessore regionale Danilo Monelli anche da parte di alcune componenti della maggioranza. E' facile
criticare chi, per scelte di governo, si trova a dover rispondere ad un'emergenza, ma non è corretto dimenticare in tutta fretta ciò che è stato fatto in passato. Monelli è stato protagonista di varie battaglie
a difesa del territorio, facendo scelte anche dure nel recente passato.
Allora tutti erano d'accordo con l'operato, ora qualcuno, in particolare i Comunisti Italiani, vogliono impallinare Monelli reo di aver cercato, al pari dell'Emilia Romagna, una soluzione che permetta alla Campania di tornare nel breve tempo alla normalità. Insomma la critica politica deve essere sempre accettata, ma si deve sempre rimanere nella correttezza e nella verità, senza cercare di sovvertirla ad uso e consumo personale.

Pubblicato il: 30/05/2003

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