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Ficulle. I mille anni delll'abbazia di san Nicolò al Monte Orvietano

Rutelli nel suo messaggio:"L'idea di una manifestazione che commemori un tessuto di pietre, di valori e di ricordi come un'antica Badia è ancora più significativo in tempi in cui purtroppo si parla in chiave di negative contrapposizioni"

foto di copertina

 

Ha avuto inizio sabato 16 giugno la celebrazione per il millenario della Abbazia di S.Nicolò al Monte Orvietano, antico sito Benedettino prima e camaldolese poi dove prese i voti il monaco Graziano noto giurista e fondatore del diritto canonico con il saluto del ministro per i Beni e le attività culturali, onorevole Francesco Rutelli.  Il ministro ha affermato: "sono molto lieto di inviare il mio cordiale saluto agli organizzatori e a tutti i partecipanti alla manifestazione che ricorda il millenario della Badia di San Nicolò del Comune di Ficulle. La valorizzazione delle testimonianze della nostra storia ed il recupero delle opere che la tradizione del passato ci consegna sono una scelta doverosa per chiunque abbia a cuore il futuro dell'Italia. C'è futuro solo per chi ha memoria. E dunque l'idea di una manifestazione che commemori un tessuto di pietre, di valori e di ricordi come un'antica Badia è ancora più significativo in tempi in cui purtroppo si parla in chiave di negative contrapposizioni. Se le nostre comunità amano le proprie radici e sanno coltivarle con la ricerca e con le iniziative culturali, non c'è spazio per la decadenza e si apre la strada alla rinascita. Auguro il più grande successo al vostro incontro."   

 

 

"S.Romualdo partitosi verso il 1007 dal monastero di Villa di Castro si portò nel territorio orvietano per fondarvi o restaurarvi l'Habbazia di S.Nicolò in Monte in diocesi di Orvieto"

Questo è il testo originale tratto dal Tomo 3°, Libro 29° degli Annali Camaldolesi, l'unico documento di cui si ha notizia e a cui far risalire la data di fondazione della Badia.

 

Il Comune, insieme al vescovo Giovanni Scanavino, al preside della Facoltà di Scienze della Comunicazione Mario Morcellini, al parroco don Domenico, a don Maurizio, al Comitato della Badia e il Gruppo storia ha messo in piedi una giornata divisa in due momenti tra loro intrinsechi:

-   un incontro pubblico a cui ha preso parte anche il professor Mario Caratale, ordinario di Storia del diritto Italiano, membro del senato accademico della Sapienza e direttore del Dizionario bibliografico degli Italiani dell'Enciclopedia Treccani; 

-   e trattandosi di un luogo di culto importante e caro alla fede ed alla tradizione dei ficullesi di un momento di preghiera il pomeriggio alle 18,30, presso la chiesa della Badia, che ha ospitato una delegazione di monaci camaldolesi, con a capo il priore padre Ugo Fossa

 

"Mille anni- racconta una nota del Comune- sono un anniversario importante per un monastero come l'Abbazia di S.Nicolò che tanta parte ha avuto nella storia di Ficulle, a cui  abbiamo ritenuto si dovesse dare degno risalto con una celebrazione di riguardo.

È ovvio, come risulta evidente nel titolo che abbiamo voluto dare alla celebrazione, che in quella giornata non poteva mancare un momento di riflessione sul monaco Graziano, figura importante nella storia del diritto canonico, "che ricordo insigne giurista figlio cotesta Terra" come recita il telegramma inviato all'Arciprete Borri parroco di Ficulle da Papa Pio XII per le celebrazioni dell'VIII Centenario del Decretum e che proprio alla Badia prese i voti.

L'importanza della figura del Monaco è stigmatizzata nel documento in cui Giovanni Paolo II presenta ufficialmente il nuovo codice di diritto canonico il 3 febbraio 1983 e che recita testualmente:

A questo riguardo mi sia consentito, fra le tante figure di canonisti e giuristi, meritatamente famosi, nominare almeno il monaco Graziano, l'autore del "Decretum" ("Concordia discordantium canonum"), che Dante colloca nel quarto suo cielo, tra gli spiriti sapienti, in compagnia di sant'Alberto Magno, di san Tommaso d'Aquino e di Pietro Lombardo, esaltandolo perché "l'uno e l'altro foro / aiutò sì che piace in paradiso" (Dante Alighieri, La Divina Commedia, "Paradiso" X, 104-105).

Per dare maggior risalto al lavoro che è stato fatto in questi anni abbiamo messo insieme una parte dei documenti provenienti da una prima ricerca e li abbiamo trasformati in una mostra audiovisiva proprio a testimonianza dei legami di Ficulle alla Badia e al Monaco Graziano.

 

Anche il luogo che ha ospitato la celebrazione, per l'occasione gremito di pubblico, la chiesa di Santa Maria, già pieve ed esempio d'arte romanica del XII secolo è stato scelto per la sua storia importante nella vita della nostra Comunità.

In tutto questo  c'è un unico filo conduttore, una visione unitaria, un  progetto organico di recupero e rifunzionalizzazione.

 

Intorno a questi luoghi e ai personaggi illustri che vi dimorarono c'è in atto da tempo un processo di valorizzazione ampio ed articolato a cui è necessario dare le gambe con determinazione per attivare risorse che possano essere utili anche ad un progetto  di studio e approfondimento.

In questo senso va vista l'adesione del Comune di Ficulle all'Associazione dei Comuni Bendettini dell'Umbria con capofila il Comune di Norcia e all'Associazione Terre dei Bulgarelli con i Comuni di Parrano, Montegabbone, Monteleone, Montecastello di Vibio, Fratta Todina e Marciano.

Il primo risultato concreto di questa partecipazione è il finanziamento della ristrutturazione e rivitalizzazione della Rocca dei Monaldeschi, attraverso fondi Comunitari dell'Obbiettivo 2 CT4, asse arte, turismo, ambiente e cultura.

Itinerari religiosi e storico artistici assieme a quelli naturalistici, dell'artigianato artistico e delle produzioni tipiche possono e debbono diventare un strumento forte di valorizzazione del territorio.

Ormai da quattro anni stiamo lavorando, con la Provincia di Terni, per la costituzione dell'Ecomuseo del paesaggio dell'Orvietano, all'interno del quale tutte queste parti insieme devono unirsi come in un mosaico.

Ed anche l'Abbazia di San Nicolò ed il Monaco Graziano sono parte del mosaico.

La figura e l'opera di Graziano vanno ovviamente al di là delle nostre piccole realtà e proprio per questo con la vicina Città di Chiusi con cui condividiamo la presenza di questo grande personaggio, come abbiamo iniziato a fare già da quest'anno realizzando un festival musicale insieme, dovremo insieme lavorare per costruire un percorso comune di conoscenza e promozione".

 

 

Pubblicato il: 20/06/2007

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