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Una atto disperato. Si getta dalla rupe e muore

Non ce l'ha più fatta a sopportare tutte le sofferenze che un destino ostile, da anni, continuava ad infliggerle

foto di copertina

di Stefania Tomba

ORVIETO - Non ce l'ha più fatta a sopportare tutte le sofferenze che un destino ostile, da anni, continuava ad infliggerle. Il dolore più grave, quello incancellabile, dell'improvvisa perdita del figlio Vito che, neanche 18enne, si spense lo scorso anno in un caldo pomeriggio d'agosto in un incidente di moto.

Alle prime luci dell'alba di ieri mattina, Carlotta Martinengo - 47 anni, originaria del Genovese, ma orvietana ormai d'adozione - appena fuori porta Romana ha deciso di dire basta. Si è gettata dal parapetto delle scale che, dalla Umbro Casentinese, scendono al parcheggio del foro Boario: un volo di una ventina di metri che le ha fracassato il cranio e ha spezzato per sempre quel tenace filo di dolore che le intesseva l'esistenza. A trovare il corpo, senza vita, riverso in una pozza di sangue, è stato, intorno alle 6,30, un impiegato dell'Atc.

Neanche l'amore per gli altri quattro figli (tre femmine ventenni e un maschio appena 14enne) ce l'ha fatta a tenerla in vita, dopo la tragedia dello scorso anno che l'aveva privata del figlio maschio più grande. Un buco nero, senza ritorno, arrivato proprio quando le disgrazie della vita sembravano ormai finalmente alle spalle. Con i figli, che era riuscita a far tornare ad Orvieto, dopo la travagliata separazione con il marito, il regista Giorgio Viscardi, che li aveva sottratti alla ex compagna portandoli con sé in Senegal. Una vicenda, anche questa, finita tragicamente con la morte improvvisa dell'uomo a Dakar e l'intervento del consolato che riportò i ragazzini in Italia, prima in un istituto e poi con la madre. Per il minorenne ora sarà il tribunale a decidere sull'affidamento. Per la donna, nessuna autopsia. Il magistrato ha firmato il via libera per la restituzione del corpo - la salma è stata ricomposta presso l'ospedale civile di Orvieto - nella tarda mattinata di ieri.

Pubblicato il: 19/06/2007

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