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Scelte importanti nella variante al Piano regolatore di Orvieto

Cancellate le aree estrattive sull'Alfina, via anche cinque ettari di cemento, e inserite importanti infrastrutture come il casello Orvieto nord, la "variantina" di Sferracavallo e l'adeguamento della viabilità del quartiere, per una connessione snella con l'area industriale di Bardano e la variante di Castel Viscardo

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ORVIETO - Cancellate le aree estrattive sull'Alfina, via anche cinque ettari di cemento, e inserite importanti infrastrutture come il casello Orvieto nord, la "variantina" di Sferracavallo e l'adeguamento della viabilità del quartiere, per una connessione snella con l'area industriale di Bardano e la variante di Castel Viscardo.  

E' il sindaco Stefano Mocio ad anticipare le scelte decisive contenute all'interno della variante al piano regolatore strutturale.  Il dibattito sull'argomento che sta animando la maggioranza in queste settimane si chiuderà entro la fine del mese, per portare all'approvazione lo strumento urbanistico nella seduta del consiglio comunale fissata per il 4 luglio.  

La prima grossa novità è la cancellazione di qualsiasi ipotesi "cave" sull'intera area dell'Alfina. La delicata questione scatenò un putiferio nell'estate 2005 quando si affacciava l'ipotesi cava di Benano duramente contrastata da un comitato ambientalista locale nato ad hoc.

 "La relazione geologica commissionata all'università - annuncia Mocio - come avevamo già ipotizzato, ha confermato ufficialmente proprio in questi giorni la pericolosità per le falde acquifere sottostanti di qualsiasi attività d'escavazione sull'altopiano, non solo a Benano". Quanto alla destinazione, dunque, si parla adesso quindi di "rafforzamento del sistema dei parchi".  Tra le ipotesi anche quella di far venire alla luce il tanto citato "Parco Gianni Rodari" ma anche di mettere sotto vincolo ambientale l'intera zona.  

Altro passo "a tutela del territorio" spiega Mocio "sarà il decremento di quasi cinque ettari di aree B, spalmate in maniera diffusa su tutto il territorio comunale".  Si tratta in prevalenza di errori da cancellare dal vecchio piano regolatore.  "La variante - aggiunge Mocio - dice no anche a nuove aree di espansione e a nuove aree B, consentendo solo completamenti".  Infine le infrastrutture.

"E' una variante che si caratterizza molto per l'intervento pubblico", illustra il sindaco che cita, come esempi, l'inserimento della previsione per il casello Orvieto nord (viene mantenuta anche quella per il secondo lotto della complanare), la variante di Sferracavallo e il rafforzamento viario del quartiere ai piedi della Rupe in funzione di una comunicazione più agevole con la zona industriale di Bardano e la variante di Castel Viscardo". 

La "variantina", in particolare, è un'opera particolarmente attesa dalle imprese, ma soprattutto dagli abitanti del popoloso quartiere strangolati di notte e di giorno da un traffico di mezzi pesanti particolarmente intenso e rumoroso.  Qualche preoccupazione sull'argomento era stata sollevata in consiglio da Gianpietro Piccini (PdCi), per il mancato inserimento dell'opera nel piano annuale delle opere. L'assessore ai Lavori pubblici, Marino Capoccia, aveva rassicurato sull'inserimento del progetto all'interno del prg cui, aveva anche rassicurato, "dovrà far seguito l'inizio della progettazione. Quanto al rafforzamento viario, verrà realizzata una rotatoria al posto dell'attuale, pericolosissimo e trafficatissimo, crocevia principale di Sferracavallo e uno svincolo tra via Po e via Velino, per connettere meglio la viabilità tra la provinciale che sale verso Viceno e quella ce si dirige verso la zona industriale di Bardano e i Comuni di Allerona e Castel Viscardo. Intanto, sempre in tema di infrastrutture, sembra ormai questione di giorni per l'attesa consegna del progetto definitivo del primo lotto della complanare.

Pubblicato il: 16/06/2007

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