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Critica dei DS sul 'metodo Mocio'

La Quercia ha stigmatizzato la mancanza di partecipazione nelle scelte operate dal sindaco. E a Porano la Cdl si indigna del comportamento di Fella e ne chiede, in sostanza, le dimissioni

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ORVIETO - "Nella scelta del sindaco della nomina della presidenza di Rpo - al di là del giudizio sulla persona di Fella e sulla sua collocazione politica - è venuto meno il principio fondamentale su cui intende nascere il partito democratico, ovvero la partecipazione".
E' su questo fil rouge che mercoledì sera è andata avanti fino a tarda notte, come ormai di consueto, l'Intercomunale della Quercia. Un incontro "franco" si limita a dire il vicesindaco Capoccia che ribadisce la "critica del partito sul metodo" adottato da Mocio. La questione che sta infiammando da giorni gli ambienti politici cittadini è approdata ieri sera per trovare una sintesi anche nella direzione dell'unione comunale. Ma le critiche non sono solo per Mocio. Dopo che tutta la Cdl orvietana (An anche a livello provinciale) ha sconfessato l'avvocato Fella criticandolo in maniera categorica per aver accettato l'incarico, anche da Porano s'indignano gli alleati che avevano sostenuto la candidatura dell'avvocato alle elezioni del 2004. An, Fi e Udc ne chiedono sostanzialmente le dimissioni. "L'avvocato Fella - dicono - è libero di fare ciò che gli detta la coscienza. Lo invitiamo, però, ad interrogarsi per verificare se la sua coscienza ritiene elegante che egli sieda nel consiglio comunale di Porano, dove è stato eletto con i voti della Casa delle Libertà.".

Pubblicato il: 08/06/2007

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