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Emergenza calore, come affrontarla

La Giunta regionale dell'Umbria ha approvato le "Linee di azione per l'emergenza calore 2007". Soggetti a rischio gli  anziani con più di 64 anni, i neonati e bambini al di sotto di un anno,  i malati mentali,  gli obesi,  i portatori di malattie croniche

La Giunta regionale dell'Umbria ha approvato le "Linee di azione per l'emergenza calore 2007", predisposte dall'assessorato alla sanità in collaborazione con le prefetture di Perugia e Terni. "Il provvedimento, che tiene conto dell'esperienza maturata in Umbria  a partire dal 2003 - ha commentato l'assessore alla sanità, Maurizio Rosi - ci mette in condizione di affrontare con tranquillità l'aumento delle temperature al di sopra della media stagionale e di prevenire e contenere i danni alla salute causati da eventuali ondate di calore".
Nel documento sono individuati come soggetti a rischio gli  anziani con più di 64 anni, i neonati e bambini al di sotto di un anno,  i malati mentali,  gli obesi,  i portatori di malattie croniche e coloro che assumono farmaci o sostanze che modificano la percezione del calore o la termoregolazione.
Si provvederà alla immediata costituzione della "anagrafe delle fragilità" relativa a soggetti anziani, con più di 64 anni, classificati secondo classi di rischio sulla base di file anagrafici inviati dai comuni al sistema informativo sanitario della Regione Umbria. Verrà inoltre stilato l'"elenco dei  soggetti a rischio" avvalendosi delle segnalazioni dei medici di famiglia,  dei Centri di salute delle Asl e dei servizi sociali comunali. Le due operazioni consentiranno  di delineare un quadro completo delle situazioni di salute, familiari ed abitative della persone indicate, per poter meglio calibrare le azioni in caso di intervento.
Al servizio di protezione civile della Regione spetterà  il compito di informare i soggetti interessati sulle condizioni metereologiche, con una previsione di 72 ore, e di dare indicazioni sui diversi livelli di attivazione. Il vero e proprio "livello di emergenza" (dopo quelli di "attenzione" e di "allarme") si avrà quando le condizioni meteo di rischio (più di 33 gradi) sono previste per tre o più giorni consecutivi.
 Il documento contiene inoltre disposizioni per monitorare l'emergenza e per l'assistenza sanitaria, anche tenendo conto di quanto previsto nell'ambito del Patto per la salute degli anziani. 
La prevenzione resta comunque il metodo più efficace per evitare rischi alla salute.  Le regole in caso di aumento eccessivo delle temperature sono sempre le stesse:  bere molta acqua (non ghiacciata) o liquidi con sali minerali (almeno 2.5 litri al giorno). Evitare bevande contenenti caffeina, alcool o grandi quantità di zuccheri perché non aiutano la reidratazione dell'organismo. Utilizzare vestiti appropriati, leggeri, ampi e di colore chiaro, e creme solari (le scottature riducono la capacità di termoregolazione del corpo), indossare occhiali da sole e cappelli a tesa larga. Evitare di uscire nelle ore più calde (tra le 11 e le 15) e soggiornare in ambienti freschi, possibilmente refrigerati o condizionati. Se questo non è possibile nella propria abitazione spostarsi in edifici pubblici climatizzati. Ricordarsi inoltre che con temperature particolarmente elevate i ventilatori non sono sufficienti. In questo caso è meglio fare docce e bagni freschi, anche di frequente. Infine devono essere evitati sforzi eccessivi, ogni attività deve esser sospesa se si sente il battito cardiaco accelerato e si fatica a respirare, se si accusano giramenti di testa, confusione mentale, debolezza e senso di svenimento.

Pubblicato il: 12/06/2007

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