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Tassa del consorzio di Bonifica. Accolta dalla Regione la proposta di modifica presentata dalla Provincia

Escluderebba dalla contribuzione tutti coloro che non ricevono vantaggi diretti dalle attività di bonifica

La proposta di revisione della legge regionale 30/2004 in materia di bonifica, predisposta dall'Amministrazione provinciale ed approvata dal Consiglio, rappresenta un passo concreto per risolvere i problemi emersi in merito alla tassazione dei cittadini, legando la stessa all'erogazione effettiva dei servizi e a un beneficio diretto e specifico".
Lo ha detto l'assessore provinciale all'Ambiente e alle riforme istituzionali, Fabio Paparelli, esprimendo soddisfazione per l'accoglimento, da parte dell'ufficio di presidenza del Consiglio regionale, della proposta di modifica dell'attuale legge regionale. "Tale proposta - ha affermato Paparelli - formulata in collaborazione con le associazioni dei consumatori, supera il concetto di preminente interesse regionale in base al quale i consorzi applicano la tassa, eliminando in questo modo il meccanismo della contribuzione privata che oggi è difficilmente giustificabile. La modifica, che se approvata costituirebbe un reale discrimine tra chi deve o non deve pagare la tassa, rafforza il principio del beneficio specifico e diretto, ripristinando l'esenzione collegata al servizio di pubblica fognatura. Inoltre la nostra proposta introduce una norma di esenzione generale per gli immobili ad uso abitativo, mutuandola dal concetto di bonifica come funzione di rilevanza pubblica. La ratio della nuova legge - ha aggiunto Paparelli - è quindi quella di evitare ingiustificate disparità di trattamento tra i contribuenti ed è motivata dalla pressante e condivisa esigenza dei cittadini di superare l'iniqua tassazione, legandola alla resa di servizi efficienti ai cittadini in materia di opere di bonifica idraulica. La proposta - ha infine puntualizzato l'assessore - non riguarda l'organizzazione, la natura e la struttura dei consorzi di bonifica, che svolgono comunque funzioni importanti, specialmente nel settore agrario, ma soltanto l'aspetto legato al rapporto fra tassa e servizi effettivamente erogati al cittadino e dei cui benefici lo stesso può direttamente godere, escludendo dalla contribuzione tutti coloro che non ricevono vantaggi diretti dalle attività di bonifica. Gli enti locali hanno dimostrato interesse concreto alla soluzione di questo problema, facendosi carico della questione e portandola all'attenzione dei massimi livelli istituzionali regionali, a tutela dei cittadini e della comunità territoriali di riferimento". 

Pubblicato il: 09/06/2007

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