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Il caso Fella. Imbarazzo anche in maggioranza

Nessuno - o forse quasi nessuno - era a conoscenza della scelta di Mocio del presidente di RPO. "Non condividiamo il metodo, ma ne prendiamo atto", si limita a dire il segretario della Quercia, Carlo Emanuele Trappolino

ORVIETO - Il caso Fella tiene ancora banco sulla Rupe.  La nomina a capo di Rpo dell'avvocato orvietano, iscritto fino a qualche anno fa nelle liste di Alleanza nazionale, ha suscitato l'aperto dissenso della Cdl.  

Ma lo sconcerto per la decisione di Mocio si registra anche in maggioranza. Dove ci si appella alla "legittima autonomia" che la legge riconosce al sindaco, per dire tra le righe, in sostanza, che nessuno - o forse quasi nessuno - era a conoscenza della cosa.  Succede in casa della Margherita, ma anche all'interno dei Ds che stasera affronteranno la questione nell'incontro dell'Intercomunale. E domani nella direzione dell'unione comunale.

"Non condividiamo il metodo, ma ne prendiamo atto", si limita a dire il segretario della Quercia, Carlo Emanuele Trappolino. Altra benzina sul fuoco, infine, la getta adesso Conticelli (Altracittà) con la proposta che avanza (verrà discussa durante il prossimo consiglio comunale) di "istituire una commissione consiliare di studio con l'incarico di supportare l'amministrazione e di interfacciarsi con essa nella attuale fase di ridefinizione delle modalità di riuso della ex caserma Piave".

Pubblicato il: 06/06/2007

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