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In Italia l'indice di vecchiaia più alto al mondo

Per ogni 100 giovani con meno di 15 anni, vi sono infatti ben 133 anziani di oltre 65 anni. È l'ultimo dato ISTAT

Cronaca

Roma, 21 mag. (Adnkronos) - Siamo in debito demografico: l'Italia è il Paese con il più alto indice di vecchiaia del mondo. Per ogni 100 giovani con meno di 15 anni, vi sono infatti ben 133 anziani di oltre 65 anni. Una proporzione che pesa tutta sulle generazioni future, in termini di previdenza, assistenza e spesa sanitaria. Il dato è diffuso dall'Istat, contenuto nel suo Rapporto annuale. Al primo gennaio 2003, si legge nel documento, quasi un italiano su cinque, esattamente il 19% del totale, ha superato la soglia dei 65 anni; trent'anni fa erano uno su dieci, fra trent'anni saranno uno su tre. E aumentano anche i 'grandi vecchi': nel Belpaese un abitante su venti è ultraottantenne. A fare dell'Italia uno dei Paesi più' vecchi sono due fenomeni distinti ma paralleli. Da un lato l'incremento della vita media, con un'aspettativa cresciuta a 76,8 anni per gli uomini e a 82,9 anni per le donne, in media un anno in più rispetto agli altri europei; dall'altro il decremento delle nascite, con 1,26 figli per ogni donna contro la media Ue di 1,47. L'aumento della sopravvivenza è legato soprattutto ai cambiamenti nei motivi di mortalità: tumori e infarti arrivano a causare il 70% delle morti, mentre si riduce il peso delle malattie infettive. Se le donne vivono più a lungo non è detto però che vivano meglio. Sulla base di quella che l'Istat definisce come ''autopercezione del proprio stato di salute'' una donna trascorre mediamente il 60% della propria vita in ''buona salute'', contro il 70% degli uomini. Il 'sesso debole', infatti, è afflitto piu' frequentemente rispetto a quello 'forte' da malattie meno letali ma che nel lungo periodo degenerano in situazioni invalidanti: artrite, artrosi, osteoporosi e ipertensione arteriosa. Al contrario degli uomini, che sviluppano con maggior frequenza patologie croniche a maggiore letalità. In ogni caso, si diventa anziani sempre più tardi. Se mezzo secolo fa un uomo di 65 anni poteva aspettarsi di vivere in media per altri 12,5 anni e una donna altri 13,7, oggi i sessantacinquenni godono di un'aspettativa di vita di altri 16,8 anni se uomini e di altri 20,8 se donne. E la quantità si accompagna anche alla qualità, se è vero che a 65 anni si è autonomi e autosufficienti per altri 13 anni se maschi e per 16 anni se femmine. (Adnk/Adnkronos Salute

Pubblicato il: 21/06/2003

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